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Gosens ha ragione, questi sono segnali: e se fai nove punti nelle prossime tre?

Raffaele Palladino, Robin Gosens
Siamo autorizzati davvero a sognare, nonostante la mazzata - a livello tecnico - data dall'indisponibilità a tempo ancora indeterminato di Bove? Il mercato si avvicina
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

Raffaele Palladino sta allontanando da sé tutti gli elogi e i riconoscimenti, ripetendo come un mantra che il merito è dei suoi ragazzi, ma noi dobbiamo andargli contro: anche se non stesse veramente facendo nulla di speciale, avrebbe comunque il merito di aver riconosciuto questo stato di grazia del gruppo e di aver lasciato l'iniziativa ai giocatori. Comunque la si voglia vedere, la gestione di questo allenatore sembra baciata da qualsiasi cosa governi i rimbalzi del pallone. E, non volendo mischiare sacro e profano, preferiamo assegnare al tecnico ex Monza la sua parte di merito per aver eguagliato il record di vittorie consecutive in Serie A della Fiorentina nell'intera sua storia.

Che sia una stagione quantomeno particolare lo si evince da certe scelte: far riposare Kean in un momento come questo, in una partita importante come questa visto il calendario delle altre nel gruppo di testa, è sembrato davvero un azzardo. Sarà stato davvero stanco? Dobbiamo credere alle parole di Palladino, quindi assumiamo di sì. E allora il successo è doppio, perché non solo Kean ha recuperato un po' di energie, ma la squadra nel frattempo non ha perso punti. E che dire di Colpani, il fedelissimo di Palladino? Per la prima volta fuori, anche in questo caso nessuna conseguenza nonostante Ikoné non abbia offerto chissà quale miglioramento sulla corsia di destra. Gosens allora ha ragione: questi sono segnali importanti.


La domanda che tutti si stanno facendo è: alla lunga, quanto peserà l'assenza di Bove? Peserà? Probabilmente sì. Il prossimo avversario è il Bologna, poi prima dell'apertura del mercato di gennaio il calendario oppone Udinese e Juventus. Nonostante il periodo di forma dei rossoblù, con il grande ex Italiano che sembra aver acceso finalmente la vena realizzativa di Ndoye, la classifica e soprattutto le condizioni non brillanti dei bianconeri (sia quelli di Udine, sia quelli di Torino), fiaccati da numerosi infortuni, autorizzano a sognare altri nove punti che suonerebbero come quella famosa frase sulla lotta per il terzo Scudetto. Sognare, non pretendere: la chiave è tutta nel mettere meno pressione possibile al gruppo di Palladino, per non rischiare di disperdere la magia che permea l'aria. Umiltà e consapevolezza, unità d'intenti e aiuto reciproco. Così si va lontano, anche contro la sfortuna di Edo.

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