La prima volta di Gianni ci riporta all'ultimo scudetto gigliato e agli sfottò tra tifoserie avversarie durante ogni partita: un racconto da trasferta, di un tifoso che culla la speranza di poter tornare in uno stadio più adatto al grande tifo viola.
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Le Vostre prime volte: le trasferte di Gianni, da Pesaola a Batistuta. E una speranza per Rocco
I ricordi dei nostri lettori
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Salve amici tifosi viola... Sono Gianni ho 65 anni e a quei tempi i miei gestivano un bar a Scandicci frequentato da molti tifosi, tanto che dopo varie richieste venne fondato il Viola club Ivan bar le Bagnese... Ricordo i pullman pieni di gente e famiglie per seguire le trasferte (chi a visitare le città e chi allo stadio), ricordo la prima volta a San Siro in quello stadio che ci sembrò immenso (1968 Milan Fiorentina 0 a 0) e ricordo soprattutto il treno viola che a maggio 1969 ci portò a Torino dove battemmo i gobbi 2 a 0... L'invasione di campo con il "petisso" Bruno Pesaola in trionfo... E poi il rientro col treno in Santa Maria Novella piena di fiorentini in festa, talmente tanti che non c'era verso di scendere dal treno stesso che trasportava anche la squadra... Ero col babbo e alcuni amici e la mamma che era venuta a prenderci alla stazione aveva parcheggiato la macchina nei pressi del ponte alla Vittoria tanta era la gente che era impossibile avvicinarsi di più... Ricordo benissimo il nostro striscione che grazie ad un socio che per lavoro viaggiava molto, fu presente nelle trasferte di coppa campioni sia a Kiev che a Glasgow... E poi la trasferta all'Amsicora di Cagliari con un volo charter "fantozziano" dove molti partecipanti, non avendo mai preso l'aereo, fecero addirittura testamento tanta era la paura, con le mogli a casa in attesa dei TG per scongiurare eventuali sciagure... Erano altri tempi... In trasferta eravamo mischiati ai tifosi locali e al di fuori di qualche sfottò e scaramuccia non succedeva niente di grave, solo una volta a Verona dove la partita stava finendo 0 a 0 beccammo qualche scapaccione: dopo che avevano dato un rigore al Verona quel furbone del mio amico Leonardo si alzò e rivolgendosi ai tifosi veronesi disse: "ridete ridete che tanto lo sbaglia!" E il centravanti del Verona (Enzo) lo sbaglio' davvero e giù botte! Naturalmente seguo e tifo sempre Viola ma allo stadio non ci vado dal decennio Batistuta... Abbiamo uno stadio fatiscente che i tifosi non meritano... Speriamo che Rocco ce la faccia a farlo nuovo e allora se sarò sempre in gamba ci ritornerò... Un salutone a tutti i tifosi e ricordiamoci che la nostra ironia è l'arma più efficace per controbattere i provocatori e i violenti... Sempre FORZA VIOLA...
Gianni
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