Cosa non è andato al Betis?
—L'esperienza in Spagna è stata caratterizzata da alti e bassi. Nella sua prima stagione, 2022/23, ha disputato 43 partite, segnando 3 gol e fornendo 7 assist, contribuendo a vittorie importanti sia in Europa League che in campionato. Tuttavia, nella stagione successiva, il suo rendimento è calato, con solo 1 gol e 2 assist in 17 partite. Questo declino può essere attribuito a diverse motivazioni. Certamente, l'adattamento al calcio europeo, ma anche una forte concorrenza interna, cosa comprensibile per un club (come il Betis) abituato a prendere parte anche alle competizioni europee.
Nonostante un inizio promettente nella prima stagione, Luiz Henrique è stato criticato per la mancanza di continuità. Le sue prestazioni altalenanti non hanno soddisfatto le attese, soprattutto considerato l'investimento fatto su di lui. La seconda stagione, in particolare, è stata particolarmente deludente, con pochi gol e assist, nonostante avesse avuto diverse opportunità da gol.
Pur avendo mostrato talento tecnico, Luiz Henrique è stato criticato per la mancanza di incisività negli ultimi metri, con difficoltà a concretizzare occasioni da gol. Tra le altre, tra gli analisti e gli opinionisti locali, è stato spesso accusato di non rispettare sempre le richieste tattiche del tecnico Manuel Pellegrini, soprattutto in fase difensiva. La "mancanza di disciplina tattica" e la poca partecipazione al pressing pare possano essere una delle motivazioni per il suo utilizzo limitato in alcune partite.
2024: alla faccia del non incisivo
—Dopo critiche e pensieri contrastanti, dopo il ritorno in patria (al Botafogo) Luiz Henrique ha avuto un impatto clamoroso nella stagione 2024, dimostrandosi determinante in diverse occasioni chiave, specialmente durante la Copa Libertadores e il campionato brasiliano. In Libertadores ha contribuito a un gol negli ottavi di finale contro il River Plate, ribaltando una situazione difficile; poi, ecco l'assist decisivo nella semifinale contro il Palmeiras per non parlare della finale contro l’Atlético Mineiro. Luiz Henrique è stato il protagonista assoluto della trionfo (in 10 uomini) del Botafogo per 1-3, segnando il primo gol dopo 35 minuti.
Mancino, versatile, fisico: nonostante la giovane età, Luiz Henrique si è rivelato un leader tecnico per il Botafogo. Le sue qualità gli hanno permesso, in carriera di giocare ovunque. Ala destra (92 volte, 13 gol e 15 assist); ala sinistra (13 volte, 1 go le 2 assist), centrocampista di destra (50 volte, 10 gol e 4 assist); punta centrale (10 volte, 1 gol e 1 assist); centrocampista di sinistra (10 volte, 3 gol e 2 assist), ma anche trequartista (3 volte, 2 gol e 2 assist).
Prezzo
—Secondo l'osservatorio del calcio CIES, Luiz Henrique è attualmente il giocatore più prezioso del Brasileirao. Lo valuta tra i 26 e i 35 milioni di euro. Un valore in costante crescita per superare di gran lunga i 16 milioni intascati dal Betis. Un giocatore giovane, di comprovata esperienza e che è già stato in grado di esibirsi in Europa. La Fiorentina deve in qualche modo soddisfare le richieste del Botafogo (almeno 30 milioni), il cui proprietario, John Textor, è lo stesso dell'Olympique Lione. Com'è noto, il club francese rischia seriamente di essere retrocesso d'ufficio se non risana un debito enorme, quindi i viola possono giocare su questo aspetto e sulla grande pressione che sta esercitando il connazionale Dodò, via social e non solo. Il prezzo del cartellino? 30 milioni di euro, che farebbero di Luiz Henrique l'acquisto più costoso della storia gigliata. Il ds Pradè, per il momento, è fermo a 20 dopo una primissima offerta di 18, ma, anche secondo fonti locali, la Fiorentina è pronta a tutto pur di portarlo a Firenze.
Brasile
—Con la Nazionale maggiore ha giocato 6 volte segnando 2 volte. L'11 ottobre del 2024 una delle sue prestazioni più celebri: la vittoria del Brasile contro il Cile per 2-1: sua (da subentrato) la rete del sorpasso verdeoro al minuto 89, con un grande tiro di sinistro all'angolo.
L'esultanza alla Black Panther
—L’esultanza di Luiz Henrique ispirata all'eroe Marvel Black Panther, in cui imita il famoso saluto wakandiano con le braccia incrociate sul petto, è diventata uno dei suoi marchi distintivi. Questa scelta si potrebbe collegare a una serie di significati e motivazioni. Può essere un omaggio alla cultura africana: Luiz Henrique potrebbe utilizzare l’esultanza come modo per celebrare le sue radici, condivise da molti brasiliani attraverso la diaspora africana. Non a caso, Black Panther è un simbolo di orgoglio e forza per la cultura africana e afrodiscendente. Potrebbe essere una celebrazione dedicata anche allo stesso attore, Chadwick Boseman, interprete del famoso personaggio, scomparso prematuramente nel 2020. Molti sportivi e artisti hanno utilizzato questa esultanza per onorare la sua memoria. Proprio per questo motivo, ecco spiegata l'esultanza iconica dell'ex Arsenal, Barcellona e Dortmund Pierre-Emerick Aubameyang.
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