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Chi sarà il nuovo direttore sportivo viola? Da Giuntoli a Sabatini, tutti i nomi liberi

Matteo Bardelli Redattore 

La carriera dirigenziale di Nereo Bonato nasce nella stagione 1999/2000, al Brescello, nel ruolo di direttore sportivo, dove resta per un anno. Poi, l'esperienza di due anni al San Miro e di seguito altri due al Calcio Monza. Nel 2004 sbarca a Sassuolo, ed è qui che la sua carriera svolta: il primo anno perde i playoff di C2 in semifinale contro il Pizzighettone, ma l’anno successivo riesce a vincerli, ottenendo una storica promozione in C1. Se ne accorgono i vicini di casa del Modena (allora in Serie B) che lo accolgono per un anno. Nel gennaio del 2008 torna al Sassuolo, vincendo la C1 con Allegri in panchina; mentre l’anno successivo, con Mandorlini, arriva 7° in Serie B.

Nel 2009-2010 diventa direttore generale dell’Hellas Verona (in Serie C), ma dopo essere arrivato 3° in campionato perde la finale playoff con il Pescara. Nel 2011, dunque, vi è il terzo (e ultimo) ritorno in neroverde, perdendo i playoff contro la Sampdoria in semifinale il primo anno e vincendo poi il campionato il secondo. Resta in Emilia altre due stagioni in cui riesce a salvare la società dalla retrocessione, salvo poi passare all’Udinese nel 2015 fino al 2017. Tra i suoi colpi principali, vanno sicuramente annoverati Rodrigo De Paul nell’Udinese più Simone Zaza e Sime Vrsaljko nel Sassuolo. Nel 2019 inizia un percorso come ds della cremonese, dove resta fino al giugno del 2021, per poi passare nel novembre del 2022 in quella che è stata la sua ultima esperienza dirigenziale, terminata a giugno di questa estate, con il Cagliari.