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Fiorentina, quale strategia per il calciomercato?

Cosa dovrebbe fare la Fiorentina nel calciomercato di gennaio?

Saverio Pestuggia

Passate le feste natalizie dovrà iniziare per Daniele Pradè il lavoro di restauro della rosa della Fiorentina che ha mostrato in questa prima parte della stagione dei limiti, soprattutto nel reparto di centrocampo e parzialmente in attacco. Cerchiamo dunque di capire insieme quali dovrebbero essere le mosse del DS viola indicando ruolo e caratteristiche tecniche del calciatori che servono a rendere la Fiorentina più solida.

In difesa l'intervento potrebbe essere limitato ad un esterno sinistro capace di giocare sia nel 3-5-3 che nel 4-3-3. Per il momento Dalbert non ha mai avuto il cambio mostrando spesso di aver bisogno di rifiatare. Il suo sostituto attuale, Terzic, è un ragazzo giovane che viene da un campionato giocato nella seconda divisione serba, decisamente troppo poco per dare una mano in questo momento ai viola.

Quantitativamente è il centrocampo il reparto da rinforzare con due pedine considerando che Dabo e Eysseric sono destinati ad essere ceduti e che Cristoforo e Zurkowski non hanno praticamente mai inciso in prima squadra. Sono stati quattro i calciatori impiegati senza grossi cambi: Pulgar, Badelj, Castrovilli e Benassi come primo rincalzo. Considerando che Badelj ha mostrato dei limiti costringendo spesso Montella a spostare Pulgar in regia, a questo punto è necessario acquistare un'altra mezzala di quantità e qualità che agisca preferibilmente sulla destra e magari un secondo elemento collaudato per permettere a Zurkowski di andare a fare esperienza altrove.

E veniamo all'attacco che soffre dell'errore di partenza della scelta del modulo 4-3-3 con Boateng prima scelta come centravanti arretrato. Constatato da subito la difficile proposizione del modulo suddetto, Montella ha optato per un 3-5-2 che escludeva Boateng lasciando a due esterni come Chiesa e Ribery il compito di trasformarsi in bomber. Le vicende dei due sono note ma difficilmente sarebbero riusciti a scalare la classifica cannonieri anche senza i problemi che li hanno afflitti. Spazio dunque a Vlahovic, praticamente all'esordio in Serie A e a Pedro arrivato con il marchio del bomber, ma che sta faticando moltissimo a capire cosa serve in Italia per potersi imporre in attacco. Il senso della posizione non pare mancargli ma la velocità d'esecuzione per il momento sì. Serve un attaccante centrale di peso che abbia alle spalle un bel po' di gol segnati nei campionati europei che contano, lasciando partire in prestito Pedro per farlo ambientare meglio o definitivamente se lo si considera una scommessa persa. Vlahovic sta facendo il massimo per un ragazzo di 19 anni che avrebbe avuto bisogno di farsi le ossa in serie B come in passato Bernardeschi e Castrovilli che partirono da Firenze come giovani promesse per tornare giocatori fatti.

Non vogliamo fare nomi, quelli speriamo che li abbiano in mente Pradè, Antognoni e Iachini, ma sui ruoli da ricoprire c'è poco da cambiare se non vogliamo patire fino alla fine della stagione.