La difesa si avvale di un buon Pongracic sempre attento, ottimo nei rilanci verticali e già grintoso e veloce nei recuperi anche se il pareggio dell'Hull è arrivato da una sua svirgolata maldestra. Un errore ci può stare, ma è la sua prestazione complessiva che mi è piaciuta come quella di Ranieri che invece conosciamo bene. Una delle novità più interessanti in questa nuova Fiorentina invece arriva dalla posizione arretrata di Kayode ma soprattutto dall'intercambiabilità tra braccetto e esterno di centrocampo. Conta la posizione e non il ruolo: se avanza Kayode resta Dodò, se avanza Ranieri coprono la posizione Biraghi o Parisi. Insomma c'è una variabilità di uomini ma non di posizionamento in campo.
E arriviamo al centrocampo con un Mandragora ancora timido in fase di costruzione (troppi passaggi laterali e pochi in verticale) e Barak che ha caracollato per il campo spesso assumendo il ruolo di tessitore di gioco senza mai arrivare nella zona di tiro. Prestazione incoraggiante, ma da rivedere. In avanti confusionario ma sempre generoso Kouamé (troppi appoggi sbagliati), sorprendente e quasi inaspettato Brekalo che ha giocato più arretrato dell'ivoriano fornendo un'ottima prova di transizione fra centrocampo e attacco. Infine Kean: a segno al suo quinto tentativo di testa. Aldilà del gol, il centravanti ex juventino protegge bene la palla, offre buone sponde ai compagni anche se deve migliorare nei movimenti nello stretto che sono a mio avviso ancora troppo macchinosi e prevedibili. Considerando che per un anno Allegri lo ha tenuto nel suo armadietto in naftalina, i margini di miglioramento di Kean ci sono sicuramente. Ovviamente da considerare come trequartisti anche la presenza di Sottil e Beltran ieri come è noto assenti.
Cosa serve
—E' lapalissiano che come imperativo principale del mercato Pradè debba portare in viola almeno due centrocampisti dei quali uno più dedito alla costruzione. I nomi che per ora orbitano intorno al mercato della Fiorentina sono invece solo di giocatori muscolari più recuperatori che costruttori. Serve poi un attaccante valido che stia alle spalle di Kean e che possa dare affidamento in caso di ingresso in campo. La difesa ha bisogno di un giocatore a patto che Valentini alla fine riesca ad arrivare subito e non a gennaio. Resta da verificare poi la posizione di Comuzzo che potrebbe fare il quinto con la possibilità anche di impiegare Kayode (meglio di Biraghi) come braccetto. Personalmente porterei a casa anche un portiere affidabile lasciando partire Christensen.
Le incognite
—La posizione di Nico Gonzalez è sempre più in bilico. L'arrivo di Colpani che occupa la stessa posizione presumibile di Nico lo porta sul mercato e alle sirene straniere si sono aggiunte ieri voci italiche (Atalanta e Juventus). Se dovesse arrivare l'offerta giusta (oltre 35 milioni) Nico dirà addio a Firenze, ma l''importante è che venga sostituito al meglio magari con un Gudmundsson svincolato dai problemi extra calcio o con un giocatore di pari valore. Credo poco invece all'ennesimo tentativo di arrivare a Berardi che ha sempre giocato esterno destro nella posizione di Colpani e mai da mezza punta. Le vie del calciomercato sono infinite ma spesso portano a strade chiuse... Eviterei infine di sacrificare Kayode (se dovesse restare Nico) perché il ragazzo è giovane, malleabile tatticamente e con una fisicità esplosiva. Può fare comodo sulla fascia destra si come difensore che come laterale (meglio).
Quelle descritte sono le operazioni virtuali che porterei a casa, ma ovviamente Pradè dovrà fare i conti con l'oste (società avversarie e denaro a disposizione). Una cosa però è certa: qualche giocatore è bene che arrivi entro questa settimana perché manca sempre meno all'inizio del campionato e al terzo play off consecutivo per entrare nella Conference League e noi tutti ricordiamo le insidie superate dai viola negli ultimi due anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA