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Cruciani a VN: “La Lazio non ha la stessa fame della scorsa stagione. Milinkovic-Savic…”

Il giornalista, tifoso biancoceleste: "La Lazio ha bisogno di stravolgimenti. Se sabato la Fiorentina non dovesse vincere , non ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli". E su Milinkovic-Savic ci va giù duro

Stefano Niccoli

Archiviata la bella vittoria sul campo del Palermo, per la Fiorentina è di nuovo tempo di pensare al campionato. Sabato pomeriggio alle 18 la squadra di Paulo Sousa affronterà in casa la Lazio, reduce dal deludente 0-0 contro il Carpi. Per un commento sul match del Franchi, Violanews.com ha intervistato in esclusiva Giuseppe Cruciani, conduttore, su Radio 24, della trasmissione "La Zanzara", nonché tifoso biancoceleste.

La Lazio aveva finito bene il 2015 vincendo a Milano con l'Inter, poi è arrivato il pari deludente contro il Carpi. Che succede alla formazione capitolina?

"Avevo già detto che la vittoria sull'Inter mi era sembrata casuale, un fuoco di paglia. Se non ci fosse stata la pazzia di Felipe Melo, la partita sarebbe finita diversamente. In questo momento il Carpi è organizzato meglio della Lazio sul piano tattico. Il pareggio ci poteva stare. Le difficoltà maggiori sono dettate dal fatto che non c'è la fame della scorsa stagione. Il terzo posto dell'anno passato è stato un miracolo. Quando una squadra non ha fame, poi mancano anche gli stimoli giusti. Inoltre altre formazioni arrivate sotto la Lazio pochi mesi come Fiorentina e Inter si sono rafforzate".

A tuo avviso, il ciclo di Stefano Pioli è terminato?

"Non è questione di allenatore. Pioli è un ottimo tecnico. In attacco e in difesa la Lazio ha bisogno di stravolgimenti, ma cambiare dopo essere arrivati terzi non è facile. I nuovi arrivati, fin qui, non sono andati bene. Lotito ha sempre avuto grandi intuiti, ma a volte gli acquisti hanno fallito. Inoltre la scorsa stagione avevamo un difensore molto forte, De Vrij, quest'anno no perché è infortunato. Vedremo cosa faremo a gennaio in difesa, ma nel corso degli anni Lotito non ha mai fatto granché durante il mercato invernale, quindi non ho molto fiducia. La dimensione della Lazio è questa: un anno può arrivare terza, l'anno dopo settima od ottava. Ma è normale, fare una stagione senza coppe non sarebbe scandaloso".

Che partita ti aspetti al Franchi e che idea ti sei fatto della Fiorentina?

"Ultimamente la Lazio ha una tradizione favorevole al Franchi. La Fiorentina non è solo la squadra più in forma del momento, ma anche la più sorprendente insieme al Sassuolo. Ancor di più del Napoli. E' una squadra in cui tutto gira alla perfezione. Sul piano del gioco è la mia squadra preferita. Paulo Sousa, anche se non gioca, è stato l'acquisto migliore. L'addio di Montella pareva un disastro e invece è stato quasi un vantaggio. La Fiorentina credeva di aver perso un tesoro, poi però si è ritrovata con una miniera d'oro più grande".

C'è un giocatore che toglieresti alla Fiorentina per la partita del Franchi?

"La forza della Fiorentina sta nel collettivo, non nel singolo del giocatore. Faccio fatica a fare un nome. In questo momento sarebbe facile dire Ilicic che, però, ha sempre avuto alti e bassi in carriera. In definitiva toglierei Paulo Sousa".

Quale giocatore viola vorresti nella tua Lazio?

"Ne dico due: Borja Valero e Kalinic. Fin qui è stato Mario Suarez l'unica delusione della Fiorentina. Ma il fatto che l'Atletico Madrid si sia liberato di lui, avrebbe dovuto far nascere qualche dubbio nei dirigenti viola".

Alla Lazio c'è un giocatore che è stato ad un passo dalla Fiorentina in estate: Milinkovic-Savic. Cosa hai pensato quando il serbo ha rifiutato la maglia gigliata?

"I dirigenti della Fiorentina hanno avuto le palle perché hanno detto: 'questo è un co...'.  Il comportamento che ha avuto il giocatore quando è arrivato a Firenze non è stato da professionista. Devo dire, però, che Milinkovic-Savic è uno dei calciatori della Lazio che mi piace di più, a prescindere dall'aspetto caratteriale che potrebbe pesare nel futuro della sua carriera. Non è un giocatore capace di risolvere le partite, ma è molto solido. Sono sicuro che avrebbe fatto bene anche alla Fiorentina. Ma ripeto: il club viola si è comportato in maniera decisa, la Fiorentina non può inseguire nessuno".

Un confronto tra Lotito e i fratelli Della Valle?

"Difficile farlo, qualche anno fa erano abbastanza vicini nello scacchiere del potere. Adesso non so che rapporti abbiano. Lotito, poi, ha guardato al potere federale a differenza dei Della Valle. Mi sembra che gli approcci di Lazio e Fiorentina nelle varie questioni siano diversi. La Fiorentina, ad esempio, punta maggiormente sui giovani e sul mercato spagnolo. Sono squadre di fascia media che cercano di stare continuamente in alto. Mi sembra che i Della Valle abbiano costruito un staff di grandi professionisti, cosa che Lotito non ha mai fatto. Il presidente della Lazio è un accentratore con un uomo di fiducia, Tare. Andrea Della Valle delega le varie questioni ai dirigenti. Forse, la vera, grande differenza tra Lazio e Fiorentina sta qui".

"La Zanzara" è famosa anche per gli scherzi radiofonici a politici e sportivi. Quando e com'è nata quest'idea?

"E' nata casualmente qualche anno fa perché qualcuno dello staff aveva questo tipo di creatività. Abbiamo visto che i primi scherzi radiofonici fatti in diretta avevano buoni riscontri e così abbiamo continuato".

C'è un personaggio, all'interno del mondo Fiorentina, che ti piacerebbe prendere in giro?

"Firenze è un posto ideale per gli scherzi radiofonici, ma non so chi, del mondo Fiorentina, potrebbe essere una vittima. Dipende anche dall'attualità. Inoltre la dirigenza della Fiorentina è impermeabile a questi giochi. Difficile avere i numeri di telefono, i dirigenti sono abbastanza protetti".

Ultima domanda: te la senti di fare un pronostico per sabato pomeriggio?

"Il pronostico è chiaramente a favore della Fiorentina. Poi magari la Lazio incappa in una giornata positiva, trova compattezza ed escono i valori individuali, superiori, a mio avviso, a quelli della Fiorentina in alcuni settori. La Fiorentina non deve pensare che sarà una partita semplice. La Lazio è una squadra strana, potrebbe perdere tranquillamente 4-0 a Firenze, ma anche fare il colpo come successo a San Siro con l'Inter. La Fiorentina è molto forte, ma a volte ha momenti di amnesia, come contro l'Empoli. Se sabato i viola non dovessero vincere, sarebbe normale, non ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli. Come pronostico secco, detto con logica e senza cuore, direi 2-1 per la Fiorentina".