La favola più bella che si sussurra di questi tempi a Firenze, non parla di un ranocchio trasformatosi improvvisamente in principe dopo il bacio di una dama, ma di un principe (ora azzurro) trasformatosi in Re grazie alla sua professionalità, il suo spirito di abnegazione e la sua umiltà. E' la favola di Federico Bernardeschi, biondo talento sbocciato in riva d'Arno.
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Bernardeschi, la gioia di papà Alberto a VN: “Convocazione inaspettata ma meritata. Sousa un signore”
Da principe (ora azzurro) a Re: ecco la favola di Federico. "Siamo tutti contenti e orgogliosi in famiglia per la chiamata in azzurro di Federico"
La sua convocazione nell'Italia è forse l'unica nota positivo del momento viola. Tutti felici, insomma, ad iniziare dalla famiglia del ragazzo: "Siamo tutti contenti e orgogliosi in famiglia per la chiamata in azzurro di Federico", esordisce con queste parole colme di gioia papà Alberto (o babbo, che dir si voglia) ai microfoni di Violanews.com. "Anche in città sono tutti molti felici, tanti a Carrara fanno il tifo per lui. Lo seguono con passione e orgoglio".
Alberto Bernardeschi ha poi proseguito spiegando che "la chiamata è meritata ma anche un po' inaspettata da parte nostra. Da padre cerco sempre di non fare mai il passo più lungo della gamba e Federico è oggettivamente ancora giovane". La maglia della Nazionale è una grande tappa nella carriera di Federico, i cui meriti sono sicuramente anche di chi lo ha educato alla cultura del lavoro: "Vi ringrazio per queste parole, mi auguro di averlo cresciuto bene".
"Tanto di questa convocazione - tiene a precisare il padre del numero 10 viola -, è anche di Sousa, che gli ha dato fiducia facendolo giocare e lo ha aspettato anche se doveva imparare il nuovo ruolo. Sousa è un vero signore, tanto di cappello". Parole sicuramente meritate per il ruolo ricoperto dal tecnico viola nella crescita professionale di Bernardeschi. "Non ho sentito Federico in questi giorni - ha concluso Papà Alberto-. Non voglio rompergli le scatole, è concentrato sulla Nazionale". E come dargli torto?
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