Acque agitate per la Fiorentina, tra le polemiche piovute dopo la chiusura del mercato e un Carpi alle porte determinato a portare avanti il proprio sogno salvezza. Per presentare la gara di stasera al Franchi, ma anche per un parere illustre sulle recenti turbolenze di casa viola, Violanews.com ha contattato Stefano Bonacini, presidente del Carpi:
gazzanet
Pres. Carpi a VN: “DV proprietà da tenere stretta tutta la vita, tifosi umorali”
Le parole di Bonacini: "Siamo contenti di aver invertito la rotta. Al Franchi con una squadra aggressiva e di corsa, ma temo la Fiorentina". E su Matos...
La ripresa del Carpi in questo inizio 2016 ha sorpreso anche lei?
"Non voglio essere presuntuoso, ma abbiamo fatto delle operazioni sul mercato al fine di invertire una situazione che non era positiva. Auspicavamo che succedesse quello che è successo, anche se ovviamente la certezza non ce l'avevamo. Siamo contenti di aver invertito la rotta".
Mentre il calo della Fiorentina come se lo spiega?
"I cali sono fisiologici, tutti passano dei momenti di leggera flessione. I viola li vedo comunque vivi come squadra. Hanno qualche punto in meno rispetto alla media della prima parte di campionato, ma è una cosa fisiologica. Temo la Fiorentina così come la temevo prima".
Che squadra si presenterà stasera al Franchi per cercare di far punti in trasferta?
"Una squadra cambiata radicalmente rispetto a dicembre, ma sempre con il solito spirito combattivo che ci contraddistingue. Una squadra aggressiva, di corsa, che rappresenta ciò che abbiamo sempre fatto nel calcio in questi anni".
Il mercato viola secondo lei ha rafforzato sufficientemente la rosa a disposizione di Paulo Sousa?
"Guardo in casa mia. Le dinamiche del mercato viola le conoscono loro, ma avranno sicuramente fatto i loro calcoli come si deve. Andare a toccare sul mercato una squadra che va bene non è il massimo".
Ci può spiegare meglio come si è giunti alla decisione di interrompere anticipatamente il prestito di Matos?
"In questo restyling che abbiamo messo in atto grazie al mercato, Matos era una figura importante ma il mister aveva bisogno di giocatori con altre caratteristiche per mettere in atto i suoi schemi. Abbiamo chiamato la Fiorentina dicendole che era un peccato non utilizzare un ragazzo con le sue qualità e abbiamo deciso di comune accordo di cambiare percorso. Matos è un bravo ragazzo e non avrebbe meritato un trattamento di esclusione".
Come giudica i malumori della piazza viola?
"I tifosi spesso fanno fatica a riconoscere gli sforzi di una proprietà, in questo caso quella dei Della Valle. Ragionano in maniera umorale, basandosi su una mentalità loro. Una proprietà del genere, personalmente, la preserverei tutta la vita. Non mi sognerei mai di contestarla, anzi, le farei sentire tutto il mio calore. Il tifosi si accorge del bene che ha fatto qualcuno sempre quando non c'è più. Raggiungere a Firenze risultati da terzo-quarto posto, come si dice da queste parti, è da baciarsi i gomiti".
© RIPRODUZIONE RISERVATA