L'ex terzino della Fiorentina Cristiano Piccini è stato intervistato da alcuni quotidiani italiani in vista della sfida Champions del suo Sporting Lisbona contro la Juventus di mercoledì allo Stadium. Alla Gazzetta dello Sport Piccini racconta: "La rivalità tra Fiorentina e Juventus la conosco molto bene, visto che la Viola sarà sempre la mia squadra del cuore. Il gemellaggio tra tifosi dello Sporting e quelli viola? Forse era destino che un cuore viola come me sia poi andato a giocare con una squadra con cui la Fiorentina è gemellata. Il mio sogno di bambino era quello di potermi affermare con la Fiorentina: questo è l'unico rimpianto che ho, per il resto rifarei ancora la scelta di cambiare Paese".
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L'ex terzino della Fiorentina sfiderà la Juve domani in Champions: "Non essermi affermato in viola è il mio unico rimpianto. Sono pronto per la Nazionale"
Queste alcune battute a La Repubblica: "Ho il cuore viola e spiace che mi abbiano mandato via, ma non ho il dente avvelenato con la Fiorentina. Noi calciatori siamo nomadi, a cosa servono i sentimenti negativi? Ho la mente aperta, sono uno che si abitua in fretta. E la mia fidanzata è uguale: è portoghese, viveva in Francia e l’ho conosciuta in Spagna. Stiamo per avere una bimba e nascerà a Lisbona. Io in azzurro? Tre anni fa non ero pronto, adesso sì. Ero un terzino di uno e novanta che pensava quasi solo a correre, anche perché fino ai 18 anni ero un attaccante. Ma oggi sono diverso. E ho un allenatore, Jorge Jesus, che in tre mesi mi ha insegnato più cose sull’arte di difendere di quante ne avessi imparate prima" dice Piccini.
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