Dopo l’assoluzione, aveva commentato: “È la fine di un incubo”. Invece non è ancora finita per Antonio Conte. La procura generale di Brescia ha impugnato la sentenza di assoluzione emessa lo scorso 6 maggio nel processo con rito abbreviato dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Cremona.
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La procura di Brescia impugna l’assoluzione di Antonio Conte
Il caso dell'ex commissario tecnico dell'Italia non è ancora finito
L’ormai ex c.t. della Nazionale di calcio era stato assolto con formula dubitativa dall’accusa di frode sportiva nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse. Il procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto di Martino, aveva chiesto per Conte la condanna a sei mesi di reclusione per la partita Albinoleffe-Siena che si disputò nel maggio 2011. All’epoca dei fatti contestati, Conte era allenatore del Siena. Il pm aveva chiesto una condanna a 4 mesi di detenzione anche per il suo vice, Angelo Alessio.
(Gazzetta.it)
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