Ancora lui, sempre lui, fortissimamente lui. Il plenipotenziario del mercato balcanico, Abdilgafar Ramadani (sì, è il suo vero nome), torna ad essere il centro di gravità del mercato viola. Anzi, lo è sempre stato, magari preferendo mandare avanti collaboratori, delegati et similia negli ultimi tempi.
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Fortissimamente Fali
C'è lo zampino del plenipotenziario del mercato balcanico sulle operazioni più calde che coinvolgono la Fiorentina in questo rush finale di mercato
Un bene? Un male? Sicuramente un dato di fatto, anche perché non sono certo una novità in casa Fiorentina l'amicizia ed i fitti rapporti di lavoro che legano lo stesso Ramadani a Pantaleo Corvino e Mario Cognigni. La trattativa-fiume per il possibile (probabile?) ritorno di Stevan Jovetic a Firenze non è che la punta dell'iceberg.
Provate ad indovinare chi è l'intermediario dell'affare Alonso-Chelsea? Esatto, lo stesso della trattativa Praet (poi non andata in porto): sempre Ramadani. C'è il suo zampino, ovviamente, anche sulla cessione di Rebic, assistito dall'agente albanese al pari di Jovetic, così come su altre operazioni 'minori' chiuse dalla Fiorentina in questa finestra di mercato. E anche l'idea dello scambio Kalinic-Gabbiadini con il Napoli, seppur di sempre più difficile riuscita con il passare del tempo, nasce dalla stessa matrice (LEGGI). Un marchio di fabbrica.
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