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Bolgia polacca

L’Inea Stadium sarà un catino caldo pieno di passione, ma la Fiorentina sa come gestire certe pressioni

Stefano Niccoli

Doveva essere un deserto l’Inea Stadium di Poznan per la gara di Europa League tra il Lech e la Fiorentina. Non sarà così però. Anzi, lo scenario sarà opposto. La casa della squadra polacca sarà quasi tutta esaurita. La Uefa aveva deciso di far giocare la partita a porte chiuse per via dei reiterati episodi di razzismo di cui si erano resi protagonisti i tifosi biancoblù. L’organismo calcistico ha poi sospeso la pena.

Il Lech Poznan ha attivato sconti speciali per il match contro la squadra di Paulo Sousa. Anche per questo motivo l’Inea Stadium sarà quasi sold out, con - scrive Stadio - circa quarantamila persone (LEGGI QUI) pronte ad incitare la formazione di Jan Urban che sembra aver cambiato marcia dopo l’inaspettata vittoria del Franchi per 2-1. Tanto che, lo scorso 25 ottobre, si è “permessa” anche di vincere in trasferta contro il Legia Varsavia, attualmente seconda nel campionato polacco. Insomma, l’ex stadio municipale sarà un inferno, un catino caldo pieno di passione per un match definito dell'anno dai tifosi del Lech. Alla vigilia anche il tecnico Urban (LEGGI QUI) e il centrocampista Maciej Gajos (LEGGI QUI), autore del raddoppio a Firenze, hanno chiamato a raccolta i propri sostenitori, citando spesso la parola "pubblico" in conferenza stampa.

Un problema in più, quindi, per i gigliati, alle prese con il primo dentro o fuori della stagione. Rispetto alla Fiorentina, i padroni di casa sono nettamente inferiori sul piano tecnico, ma cercheranno di azzerare il gap qualitativo anche con la spinta dei propri supporter, pronti a diventare il dodicesimo uomo in campo. La squadra viola, però, non si farà trovare impreparata. E’ abituata ad atmosfere simili. Per fare un esempio: anche a Kiev contro la Dinamo la scorsa stagione c’era l’inferno, ma la Fiorentina scese in campo con il piglio giusto, giocando una partita di carattere e personalità contro avversari più forti del Lech. E’ vero, i ragazzi di Montella riuscirono a pareggiare nel finale solo grazie al guizzo di Babacar, ma l’1-1 andava stretto eccome a Borja Valero & company. Quel risultato, però, fu decisivo per il passaggio in semifinale contro il Siviglia.

Il tifo assordante dell’Inea Stadium si farà sentire, ma la Fiorentina sa come gestire le pressioni.