Parla Edmundo Alves de Souza Neto, che solo poche ore fa è tornato in quella città che pur con alti e bassi lo ha visto protagonista nella sua esperienza alla Fiorentina. Il Corriere Fiorentino lo ha intercettato chiedendogli il ricordo riaffiorato ieri, che lui stesso definisce "un tuffo nel passato". Il brasiliano ha assistito alla gara di ritorno con la Puskas Akademia e al match in campionato contro il Monza e non nasconde l'emozione: "Veder giocare i vola è sempre speciale e mi riporta a quello che ho vissuto. È stato bello vedere esultare ai rigori e per il pari col Monza, bisogna lavorare ma il tempo c'è" dice. Un vero e proprio tour europeo quello di Edmundo, che non poteva che passare da Firenze, con ovviamente tanto affetto da parte dei tifosi.
Corriere Fiorentino
Edmundo: “Bellissimo rivedere i viola. Ora sono ancora più tifoso”
Che storia
—Nel 1997, ricorda il quotidiano, il fantasista arrivò per 13 miliardi, infiammando la piazza con Malesani e Trapattoni in panchina e con Batistuta e Rui Costa in campo. Nel 1999, poi il titolo di campione d'inverno prima dell'infortunio di Bati e della famosa fuga a Rio: "Tornassi indietro salirei sul treno per Udine e aiuterei la Fiorentina a vincere lo scudetto - ribadisce - era un periodo particolare per me e sentivo di dover tornare a casa". Il verdeoro ha poi rifiutato l'apparizione a Viola Park e stadio preferendo rimanere in disparte e in relax. Infine, Edmundo parla anche del giovane talentino Rayan, 18enne del Vasco Da Gama, seguito da molti top club: "Un talento puro, già in Nazionale U20, un grande investimento. Ma dopo questo ritorno a Firenze sarò ancor più tifoso viola. La passione qui entra dentro".
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