ZANIOLO 4: anche i meno ottimisti avrebbero avuto difficoltà a prevedere un flop del genere. Nulla di nulla. Penalizzato anche dal passaggio al 3-5-2, ma quando è stato chiamato in causa non ha inciso in alcun modo. A Roma, da ex, ha tradito la fiducia di Palladino, mentre nel forcing finale contro il Betis non ha toccato palla. Da dimenticare, non è proprio cosa tra lui e la Fiorentina.
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Pagellone VN: tra due 9 e due 4, tutti i voti di una Fiorentina dai mille volti
GUDMUNDSSON 5,5: per quello che ci si aspettava, il voto non può che essere insufficiente. Però non è stata una stagione del tutto negativa, abbiamo esultato una manciata di volte anche in maniera sfrenata tra andata con la Lazio (impatto devastante), Panathinaikos al ritorno, il 3-0 alla Juventus. E' mancata continuità, forse è mancata anche un po' di serenità a causa della questione privata che lo riguarda in Islanda. Non è tutto da buttare, se fosse il caso di andare avanti insieme questo ragazzo ha le qualità per giocare e incidere molto di più.
BELTRAN 5: eterno incompiuto. Non è un attaccante, e questo lo abbiamo capito, ma anche da centrocampista offensivo non raggiunge la sufficienza. Nel mezzo, oltretutto, la Fiorentina sarebbe già a posto, per cui serve davanti e davanti spesso manca. L'unica parentesi da salvare è quella delle 8 vittorie di fila, ad autunno, nelle quali si fa valere nel ruolo di trequartista nel 4-2-3-1. Un modulo poi abbandonato, e da febbraio in poi si fa fatica a notarlo per quanto si sbatta. Forse ha bisogno di altri stimoli.
COLPANI 4: che delusione. Rispetto a Zaniolo, almeno un pomeriggio di gloria se l'è regalato, quello della doppietta nel 6-0 di Lecce, ma ha goduto a lungo di una fiducia incondizionata (e non ripagata). In più ci si è messo un infortunio lungo e uggioso al piede nel mese di febbraio. Per quello che è il prezzo del suo riscatto, 12 milioni, non ci sarebbero dubbi sull'addio, ma magari con la retrocessione dei brianzoli riuscirà a strappare una seconda occasione a un prezzo ribassato. Certo, se ciò accadesse dovrà scalare parecchie posizioni al via...
KEAN 9: potremmo spendere fiumi di inchiostro, ci limitiamo a celebrare un attaccante inarrestabile nella sua prima e speriamo non unica versione viola. La cosa incredibile è che poteva farne molti di più, tanti ne ha sbagliati sottoporta. Ma ne ha fatti in tutti i modi, di destro, di sinistro, di testa, in pacchetti da due, tre, pure in Nazionale. Kean è la vittoria più grande di Palladino e della Fiorentina in questa stagione, abbiamo ballato con la sua griddy e ascoltato la sua musica, per poi seguire le sue gesta anche sul campo della moda. Un personaggio a 360 gradi, un giocatore raro che è rinato indossando i nostri colori. E adesso che ha tutti gli occhi addosso, trattenerlo non sarà banale. Vediamo che succede, e se proprio sarà addio grazie per questa cavalcata.
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