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Pagellone VN: tra due 9 e due 4, tutti i voti di una Fiorentina dai mille volti

Simone Bargellini Vice direttore 

CATALDI 6,5: se fosse stato bene fisicamente per tutta la stagione probabilmente saremmo a parlare di ben altra Europa. E' un po' la sua croce, ma nulla che gli dovrebbe impedire di essere riscattato in vista della prossima stagione, visto anche il basso costo dell'opzione. Ex compagno di squadra di Palladino, abbina l'importanza al centro del campo a quella al di fuori di esso, per compattare il gruppo con esperienza. Certamente uno di quei giocatori, di quei 10-12 uomini ai quali il tecnico si riferisce per ripartire al meglio nel 2025/26. Il gol decisivo al Cagliari con dedica al grande amico Bove è un'immagine che ci porteremo sempre dietro.

MANDRAGORA 7,5: dapprima seconda linea, gioca in Conference e si fa pure male. Torna, aspetta il suo momento e poi, quando prima Cataldi e poi Adli si fanno male, si prende il posto e diventa una sorta di Gerrard "de noattri" con gol a grappoli, personalità, un ruolo di mezzala a piede invertito cucito su misura e il record di presenze in competizioni UEFA con la maglia della Fiorentina coronato con il gol a Celje nei quarti di finale. Un record che nella prossima stagione potrà essere ancora migliorato, magari con un rinnovo di contratto in saccoccia. A proposito di immagini: stampare e appendere la gigantografia della rovesciata con l'Empoli non è una cattiva idea per chi ci ha sempre creduto.

ADLI 6,5: una stagione dai due volti, benissimo fino a gennaio, poi è diventato un comprimario. E nel momento clou della stagione non è arrivato bene, vedi il primo tempo col Betis al Franchi. Restano comunque negli occhi le sue pennellate, la personalità che non è mai mancata e qualche gol pesante (5 in totale, non pochi). E ha saputo far gruppo anche senza i gradi di titolare, come ha già dimostrato al Milan, con tante idee anche fuori dal campo.

RICHARDSON 5,5: un po' come Moreno, qualche buona cosa e tanta inesperienza, tanti errori. Ma rispetto a Moreno ha più occasioni, riceve più fiducia e negli ultimi due mesi qualche progresso lo fa indubbiamente vedere, incluso un gol pesante contro il Bologna. Anche a lui farebbe bene un prestito, a meno che non ci si punti con estrema convinzione per il prossimo futuro.

FAGIOLI 6,5: quello che ha passato non è, non deve essere, semplice da sostenere. Prima dell'ondata mediatica dalla quale è stato (re)investito aveva offerto prestazioni maiuscole, poi ha staccato un po' la spina. Comprensibile, ma ha saputo reagire. E il gol di Udine che ha aperto una rimonta folle (sui bianconeri in campo e sulla Lazio in classifica) è una soddisfazione personale meritatissima. Scatta l'obbligo di riscatto: se il peggio è passato, si tratta di una notizia meravigliosa, perchè la qualità è superiore alla media.

NDOUR 5: da rivedere prima di farsi un'idea più chiara. E' stato utilizzato soprattutto come schermo sui playmaker avversari, lui che invece viene dipinto come mezzala offensiva con tante prospettive di crescita. Intrigava, ma non ha inciso anche per via del poco spazio e della poca continuità avuti (poco più di 400' totali). Vediamo cosa ne sarà di lui, se potrà essere o no una pedina per il 2025/26.

FOLORUNSHO 5,5: non è fortunatissimo... Tornato a Napoli dopo un'annata super a Verona che gli era valsa la chiamata agli Europei, con Conte non ha avuto spazio. A Firenze era venuto per fare "il Bove" e non aveva iniziato male, ma poi Palladino cambia modulo e quindi spesso gli tocca reinventarsi quinto a destra. Si disimpegna come può, ma non è nel suo. Dubbi sul riscatto per 8 milioni: peccato, poteva essere una storia diversa.

Ci chiederete come mai non c'è Bove: il voto alla parte di stagione che ha potuto giocare sarebbe stato alto, il voto a quello che ci ha fatto vedere dopo quel maledetto 1 dicembre ancora di più. Ha accompagnato la squadra trasformandosi in una sorta di assistente di Palladino, adesso il futuro è tutto da scoprire. Non ci sentiamo di giudicarlo con un numero, e per motivi diversi non giudichiamo neanche chi ha lasciato nel mercato invernale.