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‘Tre in uno’, così Paulo Sousa sta modellando la nuova Fiorentina

Dal 3-4-3 al 4-2-3-1, con il 4-4-1 con cui i viola hanno chiuso la gara. Idee, moduli ed esperimenti del tecnico portoghese

Pier F. Montalbano

Una Fiorentina camaleontica, un allenatore che ruota come una giostra le posizioni dei giocatori in campo. Niente è scontato con Paulo Sousa, da chi viene scelto da titolare al ruolo in cui molti vengono schierati. Il tecnico portoghese infatti anche nella sfida contro il Genoa ha alternato diversi moduli - tre per la precisione - con soluzioni apparentemente bizzarre. A partire da un Marcos Alonso schierato come centrale nella difesa a quattro. Un inedito, visto che lo spagnolo durante la gestione Montella aveva giocato in quella posizione, ma in una linea a tre. Esperimento tutto sommato riuscito, con l’ex canterano del Real che ha retto nel finale agli assalti portati da Perotti e compagni.

E nel pendolo tra 3-4-3 e 4-2-3-1 è stato in particolare Bernardeschi quello che senza dubbio si è sacrificato di più. Il talento di Carrara è stato costretto a partire sempre dalla propria metà campo e aiutare Tomovic in fase di copertura. Tanto sacrificio, sicuramente un ottimo segnale per un ragazzo di vent’anni, ma non il suo ruolo naturale che non gli ha consentito di pungere più di tanto in fase offensiva. Così come Giuseppe Rossi, che tutti si immaginavano accanto a Babacar nel prepartita, e invece ha agito molto lontano dalla porta e spesso largo sulla fascia sinistra e lontano dal fulcro del gioco. Borja Valero invece ha giocato invece molto vicino a Babacar, nel ruolo inedito di seconda punta in appoggio al senegalese. L’ex Villareal era il primo uomo ad andare in pressing sui portatori di palla avversari, e ha creato l’occasione più ghiotta del primo tempo con un destro dal limite che ha sibilato il palo.

In questa ‘confusione organizzata’ ne ha risentito il gioco, soprattutto nei primi 45 minuti, ma la Fiorentina ha dimostrato compattezza in fase difensiva in 10 contro 11 concedendo poco o niente alla squadra di Gasperini. Frutto anche del 4-4-1 con cui i viola hanno chiuso la gara, con Kalinic a far da boa, Blaszczykowski e uno stremato Bernardeschi esterni di centrocampo ma molto vicini ai terzini. Idee, moduli e tanto lavoro, così Paulo Sousa sta modellando la nuova Fiorentina tre in uno, proprio come ieri pomeriggio.