Surreale. L’aggettivo descrive alla perfezione il ritiro della Fiorentina a Moena. Da una parte il campo, dall’altra il calciomercato con protagonisti Bernardeschi, Vecino e Kalinic.
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Tra campo e mercato: clima sempre più surreale a Moena
Pioli sta lavorando con passione e sacrificio a Moena, ma la squadra è lontana parente di quella che affronterà il campionato. La spina dorsale della Fiorentina non esiste e qui entrano in gioco i casi Bernardeschi, Vecino e Kalinic
Sul rettangolo verde del “Cesare Benatti”, Pioli lavora con abnegazione e passione. Il tecnico emiliano ha le idee chiare e i tifosi già lo adorano. Peccato, però, che la squadra che sta allenando sia lontana parente di quella che affronterà il prossimo campionato. L’allenatore gigliato è la guida di un gruppo formato da pochi giocatori esperti e tanti giovani, alcuni dei quali – tra l’altro – non resteranno tra i “grandi”.
La spina dorsale della Fiorentina, di fatto, non esiste più. E qui entra in gioco il mercato. Le situazioni legate ai tre calciatori sopra citati sono caotiche, ma nessuno, probabilmente, si immaginava lo fossero così tanto.
Bernardeschi era atteso oggi a Moena, ma non raggiungerà i compagni per via di una gastroenterite. I tifosi hanno già etichettato questa motivazione come una scusa. Possibile. Fatto sta che la sua avventura con la maglia viola è al capolinea. Juventus e Fiorentina continuano a trattare, la fumata bianca potrebbe arrivare nelle prossime ore.
Stesso discorso per Vecino. L’Inter ha scelto lui per il centrocampo, l’operazione dovrebbe andare a dama nel giro di poco, visto che il club nerazzurro è disposto a pagare la clausola rescissoria di 24 milioni inserita nel contratto dell’uruguaiano. Il classe 1991, intanto, continua ad essere un perno del centrocampo della Fiorentina. Anche ieri, infatti, Matias è stato schierato a sorpresa titolare nell’amichevole contro il Trento. Un fatto, questo, che conferma quanto sia strano e surreale il ritiro di Moena. Pioli ha già un debole per lui, ma la sensazione è che ad allenarlo sarà Spalletti.
Ancor più confusa e paradossale la situazione Kalinic. Tornato ieri sera in ritiro, il croato ha lasciato nuovamente le Dolomiti per motivi familiari. Questa la spiegazione dell’attaccante a violachannel.tv. Qualcosa sul fronte mercato, però, c'è. Corvino si è incontrato a Milano con Ramadani ed Erceg. La sensazione è che il Milan, perso Morata, stia spingendo sull'accelleratore, anche se Fassone e Mirabelli attendono novità dall'incontro tra Belotti e Cairo.
Sui tre, intanto, i tifosi si sono già espressi con uno striscione (GUARDA QUI). Clima surreale a Moena. In casa Fiorentina non ci si annoia mai.
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