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Tabù trasferta. La Fiorentina e l’altra metà del campetto sotto casa…

La Fiorentina ha l'entusiasmo di giocare, come chiedeva Pioli. Adesso manca la sfrontatezza per diventare decisivi anche lontano da Firenze...

Stefano Rossi

Era luglio, il tormentone Pjaca era all'apice e Pioli aspettava di modellare il gruppo. "Dobbiamo divertirci in campo, come facevamo quando giocavamo per strada o nel campetto sotto casa" disse l'allenatore a metà del ritiro di Moena. Leggerezza e semplicità, ingredienti basilari per non appesantire un gruppo giovane di troppi carichi psicologici. Pioli, prima che un allenatore, è un uomo credibile. In pubblico, ma soprattutto nello spogliatoio. La squadra lo segue e il primo scorcio di stagione è da considerare positivo, pur con aspetti da migliorare com'è naturale.

Lontano dal Franchi la Fiorentina ha raccolto poco, solo un punto contro la Sampdoria in quattro partite. E appena due gol fatti, uno proprio a Genova e l'altro all'Inter. Troppo poco per una squadra che vuole coltivare ambizioni europee. Sì, l'attenuante avversari regge: Inter e Napoli sono di un'altra categoria, ieri a Roma i tanti sprechi si sono tramutati nella più amara delle beffe. In Liguria invece è stato un secondo tempo sofferto ad aver punito la squadra. Ma c'è sicuramente qualcosa da migliorare. L'efficacia sotto porta, è lì che bisogna cambiare passo.

Dopo la sosta la Fiorentina giocherà col Cagliari, poi farà visita al Torino di Mazzarri. Un altro avversario tosto da affrontare che coltiva le medesime ambizioni dei viola. Durante la pausa molti giocatori lasceranno Firenze (CLICCA QUI) ma Pioli potrà comunque insistere sull'aspetto psicologico. Nello spogliatoio ieri ha spiegato che la gioventù dev'essere input per essere sfrontati, non un alibi. Se la teoria del campetto sotto casa è il miglior scudo per proteggersi dalle pressioni esterne, bisogna ricordare che non esiste partita che non si voglia vincere. Anche quelle del giovedì dove, lo ha detto lo stesso Pioli, la squadra realizza quelle occasioni che invece lontano da Firenze fanno tremare le gambe. Cinismo, petto in fuori e spavalderia: il prossimo passo da compiere è questo.

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