In una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, l'ex difensore Thomas Manfredini ha ripercorso una carriera fatta di fatica, rinascite e passioni fuori dal comune. Per i tifosi della Fiorentina, il suo nome è legato alla risalita dalla Serie B nel 2004, un’esperienza vissuta tra mille difficoltà fisiche che oggi trovano una spiegazione sorprendente.

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Vi ricordate Manfredini? “A Firenze avevo sempre la febbre, poi ho scoperto perché”
Arrivato in viola nel gennaio 2004, in una Serie B extralarge con campioni del calibro di Di Livio e Riganò alla Fiorentina, Toni al Palermo e Zola al Cagliari, Manfredini giocò appena 13 partite. Il motivo non era solo tecnico: "Avevo sempre qualche problema fisico, mi stiravo di continuo. E poi le allergie..." ha svelato l'ex difensore. Solo successivamente scoprì di essere allergico a molluschi e crostacei: un problema che, sotto sforzo, gli causava febbre, bronchiti e una cronica mancanza d'ossigeno che indeboliva i muscoli. Un vero e proprio calvario respiratorio che gli impedì di rendere al meglio in maglia viola.
Muratore, fattorino e... driver di successo
—La storia di Manfredini è però interessante per ciò che accadeva (e accade) fuori dal rettangolo verde. Cresciuto in una famiglia umile (padre meccanico e madre sarta) a 14 anni lasciò la scuola per lavorare come muratore di mattina e fattorino delle pizze la sera.
Il primo vero contratto da calciatore a Udine non servì per supercar o yacht, ma per la sua vera ossessione: i cavalli. "Mi svegliavo ogni giorno alle 4 di mattina per andare a curarlo", ricorda Manfredini. Una passione che lo ha portato a vincere oltre 100 corse negli ippodromi in soli cinque anni, trasportando la mentalità dell'atleta nelle gare di trotto.
Il presente: tra la panchina e la politica
—Oggi Manfredini vive il calcio solo per puro "hobby". Allena il Lunano, nel campionato di Promozione marchigiana: dopo una salvezza sofferta lo scorso anno, attualmente la sua squadra si trova al primo posto in classifica.
Non solo campo, però: nel 2022 ha tentato anche la strada della politica candidandosi alle comunali di Riccione per migliorare le strutture sportive della città, senza però essere eletto.
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