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PISA, ITALY - SEPTEMBER 28: Rolando Mandragora and Luca Ranieri of ACF Fiorentina reacts during the Serie A match between Pisa SC and ACF Fiorentina at Arena Garibaldi on September 28, 2025 in Pisa, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
La Fiorentina di Stefano Pioli non è ancora cominciata. Nemmeno a Pisa. Dove anzi alla Viola va di lusso, perché sopravvive indenne a una traversa di Nzola, un palo di Cuadrado (due ex),un gol di Meister annullato per un controllo di braccio appena prima del tiro, mentre due tocchi maneschi in area fiorentina di Fazzini e Pongracic vengono giudicati benevolmente dall'arbitro Manganiello e dai suoi colleghi al Var.
La Fiorentina sospetta la crisi,perché non segna e non vince. Lo è anche il Pisa, ma per la neopromossa questa si può considerare una mezza vittoria per lo spirito, l'intensità, la reattività, anche il gioco messi in campo.
L'Arena Garibaldi aspettava il rendez-vous con la Fiorentina da oltre 34 anni, da aggiungere alla secolare rivalità con la città dei Medici, e la squadra di Gilardino incarna l'anima battagliera del suo popolo più di quanto abbia fatto quella viola. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.
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