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PISA, ITALY - SEPTEMBER 28: Albert Gudmundsson of ACF Fiorentina shows hid dejection during the Serie A match between Pisa SC and ACF Fiorentina at Arena Garibaldi on September 28, 2025 in Pisa, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Il derby tra Pisa e Fiorentinanon è mai una semplice partita di calcio: è un intreccio di rivalità storiche e campanilismo tipico toscano, che va ben oltre i novanta minuti in campo. Dopo 34 anni di assenza dalla Serie A, le due squadre si sono ritrovate in un match carico di attese e agonismo, ma la sfida è terminata 0-0. A recriminare maggiormente è il Pisa, che ha colpito una traversa con Nzola e un palo con Cuadrado, oltre a vedersi annullato un gol di Meister e negati due rigori per presunti falli di mano non concessi dall’arbitro Manganiello, con il supporto del VAR.
Dal punto di vista tecnico, i nerazzurri di Gilardino hanno mostrato maggiore compattezza e organizzazione rispetto alla Fiorentina di Pioli. Il Pisa è riuscito a interpretare bene le diverse fasi del match, sfiorando più volte il vantaggio e concedendo pochissimo agli avversari: solo un paio di conclusioni di Kean e un tiro di Dodo. Per i viola, invece, poche le note liete, complice un centrocampo poco ispirato e un reparto offensivo incapace di incidere. Ne deriva un bilancio positivo per Gilardino, che può ritenersi soddisfatto della crescita della sua squadra, e più interlocutorio per Pioli, che ha raccolto meno di quanto sperasse.
Sul piano tattico, entrambe le squadre hanno scelto il 3-5-2, con leggere varianti, ma la qualità del gioco è mancata soprattutto in casa viola. Nicolussi Caviglia è apparso opaco in regia, mentre Dodo e Gosens non hanno inciso sulle fasce. Fazzini ci ha provato senza risultato alcuno, mentre Gudmundsson nemmeno quello e questo è un problema per la Fiorentina. I tentativi offensivi della Fiorentina si sono limitati a episodi isolati, come i gol annullati a Kean, mentre il Pisa ha mostrato più concretezza, pur diventando più prudente col passare dei minuti per il timore di subire. Alla fine, il risultato lascia più rimpianti ai nerazzurri e poche certezze ai viola: un derby combattuto, ma senza un vero vincitore. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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