Secondo me occorre fare dei distinguo: si gioca a grandi velocità rispetto a una volta ed è giusto premiare, nel calcio come nel tennis, chi ha l’abilità di giocare di anticipo. E punire con il rigore chi essendo più lento o più ingenuo commette quello che resta un fallo se è un calcio o un pestone che è semplicemente conseguenza di un ritardo agonistico-tecnico come di riflessi. Diverso secondo me è il caso, ad esempio, del rigore concesso alla Juventus quando un giocatore è sospeso per aria nel tentativo di saltare, un avversario gli si appoggia sulla spalla anche impercettibilmente e questi nel tentativo di non perder l’equilibrio allarga il braccio e il pallone va a colpirgli la mano. Li il giocatore non è stato né inesperto né truffaldino, non c’era alcuna volontarietà. E non poteva tagliarsi il braccio neanche lasciarsi cadere a corpo morto per non farsi fischiare un assurdo rigore
Aggiungo che se non si vogliono cambiare le dimensioni dell’area di rigore il fatto che un calcio o un pestone dovuto a un ritardo di un calciatore rispetto all’anticipo di un altro, avvenga ai limiti dell’area e da una posizione da cui sarebbe stato impossibile far gol rispetto a una in cui si sarebbe probabilmente fatto, deve essere considerato ininfluente. Anzi, per certi versi, il fallo commesso dal difensore quando neppure poteva dirsi “necessario e salvifico” va giustamente sanzionato in quanto ancor più ingenuo e colpevole.
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