La notizia era nell’aria. L’ufficialità è arrivata oggi all’ora di pranzo. La Fiorentina e Giuseppe Rossi hanno trovato l’accordo per la revisione del suo contratto, in scadenza il 30 giugno 2017, con una riduzione della quota fissa (LEGGI QUI). Non ci sono annunci sull’eventuale rinnovo. A fine stagione, complice anche la condizione fisica non ancora al cento per cento dell’attaccante viola, il club e l’entourage del giocatore s’incontreranno per fare il punto della situazione. Pepito ha dimostrato ancora una volta riconoscenza nei confronti di una società che ha creduto in lui ad occhi chiusi quando l’ha acquistato come autentica scommessa nel gennaio 2013, visto l’infortunio al ginocchio.
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Rossi, l’ingaggio e… Kaka
Pepito ha trovato l’accordo con la Fiorentina per la revisione dell’ingaggio. Anche Kaka, due anni fa, si rese protagonista di un gesto simile.
In un calcio privo di bandiere e in cui i giocatori sono sempre più attaccati ai soldi fino all’ultimo centesimo, gesti come quello dell’ex Villareal fanno notizia. Sono pochi, infatti, i calciatori capaci di dare un segnale di attaccamento alla maglia e alla piazza. Per fare un esempio abbastanza recente, potremmo ricordare Kaka. Premessa: i due casi sono diversi, ma l’episodio del brasiliano merita la citazione. Tornato al Milan nell’estate 2013, l’ex pallone d’oro debuttò all’Olimpico contro il Torino alla terza giornata d’andata. Per la cronaca, i rossoneri pareggiarono per 2-2 dopo essere andati sotto di due gol (D’Ambrosio e Cerci a segno per i granata). La partita del classe 1982 finì al 25’ della ripresa, quando fu costretto ad uscire dal campo per un problema muscolare. “Lesione all’adduttore sinistro”, fu la diagnosi degli esami medici. Pochi giorni dopo, attraverso il canale ufficiale del club di via Aldo Rossi, Kaka annunciò una sorpresa: “Ho deciso che non voglio niente dal Milan tranne il sostegno e l'affetto. Per questo motivo, fin quando non sarò disponibile a giocare, mi autosospendo lo stipendio”. Una frase forte, quasi al di fuori del mondo dello sport e del calcio in particolare. Per Galliani, quello del brasiliano, fu un segnale fantastico. Andrea Pastorello, proprio a Violanews.com, ha utilizzato parole abbastanza simili per commentare la decisione di Rossi (LEGGI QUI).
Come già scritto sopra, i due casi sono diversi, ma importanti e degni di nota non solo sul piano economico, ma anche su quello dell’attaccamento e dell’amore alla maglia.
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