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Montella: “Essere il capro espiatorio mi gasa. Chiesa da valutare. Florenzi? Penso al panettone”

Vincenzo Montella presenta Fiorentina-Roma, partita delicata per la sua posizione

Alessandro Lilloni

Vigilia di campionato per la Fiorentina, impegnata domani alle 20:45 all'Artemio Franchi contro la Roma di Fonseca. Il tecnico viola Vincenzo Montella prende la parola in conferenza stampa:

Il clima generale dopo l'Inter? Contro l'Inter è stato un pareggio con il gusto della vittoria, la squadra ha dato risposte importanti. Ho visto tanti segnali positivi.

Chiesa? Ha preso una botta alla caviglia, domenica presentava un ematoma visibile ad occhio nudo. Ha dato disponibilità e non ha chiesto il cambio a differenza di Castrovilli che lo ha chiesto. Federico voleva stare in campo, l'ho tolto io perchè non stava bene. I fischi erano per me. Ieri il ragazzo ha fatto una risonanza ed oggi lo valutiamo, oggi non si è allenato con la squadra. Ovviamente spero di averlo a disposizione.

Quanto pesa il digiuno di vittorie? Ci manca la vittoria per tanti motivi ma soprattutto per la classifica. Abbiamo bisogno di punti, affrontiamo un avversario di grande livello. La Roma è la seconda migliore difesa del campionato con un ottimo gioco, ma la Fiorentina contro le grandi squadre ha sempre giocato alla pari. Sono speranzoso che la squadra possa fare bene. Per me è una partita speciale, ho lasciato il mio cuore a Roma. Tante volte contro di loro ho perso partite che non meritavo di perdere, vediamo se domani invertirò il trend negativo.

Su Fonseca? E' un allenatore con grandi idee: si è calato molto bene nella mentalità italiana, ha un'idea di calcio molto offensiva.

Florenzi? Spero di mangiare il panettone prima di pensare al mercato, che mi piace tanto (ride ndr), sono concentrato solo sul campo. Non ho altre alternative. Più tranquillo? Non lo so, sono consapevole di essere uno dei capri espiatori della situazione attuale ma questa cosa mi sta gasando molto e forse mi fa rendere anche un po' di più, mi auguro che rimanga ancora un po'.

Le condizioni della squadra? Settimana atipica perchè ci siamo allenati poco. I ragazzi hanno recuperato, stanno bene ed hanno voglia di giocare. Al completo siamo una squadra competitiva, abbiamo delle lacune ma ci sono valori importanti. La rosa sta migliorando e lavoriamo in quella direzione. La maggior parte delle partite si sblocca e si decide sugli episodi, sono fattori su cui si può lavorare, non credo alla fortuna nel calcio.

Badelj? Da qualche settimana non sta bene, ha problemi di natura fisica ma in estrema professionalità si è messo sempre a disposizione.

Sui molti falli subiti. In molte circostanze siamo stati penalizzati mentre in altre no. Penso ad un episodio di domenica in cui è stato fischiato fallo ad Eysseric. Contro la Lazio la stessa situazione è stata valutata in maniera diversa costandoci la sconfitta.

Boateng? Giocatore di assoluto spessore che fa salire la squadra, ci dà sempre una mano. Per caratteristiche non attacca la profondità ma ne siamo consapevoli, per me non è più un centrocampista, può fare la seconda punta.

Zurkowski? Domenica non ha giocato perchè è acciaccato, in allenamento mette sempre una grande  determinazione ed impegno. A Verona ha giocato Cristoforo perchè avevo bisogno di un giocatore con più geometrie.

Bilanci ed obiettivi? Per fare dei bilanci bisogna capire quali sono gli obiettivi, a livello patrimoniale i calciatori si sono valorizzati. Ci mancano punti sul campo ma abbiamo dato identità e minutaggio a dei ragazzi promettenti come Vlahovic, Castrovilli e Dragowski. Inoltre abbiamo aggiunto un pizzico di fiorentinità con Ranieri e Venuti. Sicuramente con qualche trentenne in più avremmo avuto una situazione di classifica differente. Abbiamo scelto di dare priorità al futuro.

Su Pedro? Non devo decidere io il suo futuro, il ragazzo ha grandi qualità. Si deve abituare al ritmo ed alla maggiore velocità del calcio italiano. In Italia c'è meno spazio tra difensore ed attaccante. Dipenderà da lui e da quanta voglia avrà di mettersi in gioco. Con pazienza e lavoro può diventare un giocatore importante.

Su Vlahovic? Abbiamo avuto tutti forti emozioni dopo il suo gol contro l'Inter. Sta già pensando alla prossima marcatura, la sua mentalità è ottima.

Sulle numerose assenze. Abbiamo dei giocatori cardine su cui appoggiamo molti giovani. Se mancano Pezzella, Ribery e Badelj gli altri fanno fatica. Storia, esperienza e personalità non si possono sostituire. Ultimamente abbiamo reso sotto le aspettative ma fisicamente stiamo bene, è un discorso tecnico e psicologico. Quando si fa un nuovo percorso il momento peggiore non è la prima fase ma il momento di assestamento che viene dopo.

Sul possibile ritorno di Kalinic? Escono tanti nomi ma io non faccio il mercato. Sono valutazioni che fa la società. Lui è un buon giocatore ma non si è lasciato bene con la piazza, ultimamente i ritorni non sono molto graditi a Firenze...  lo sto pagando anche io (ride ndr).

https://www.violanews.com/stampa/fuskas-due-stadi-sono-troppi-devono-decidere-i-fiorentini/

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