Niente palla, ma solo lavoro sulla corsa per i "big" arrivati tra lunedì e martedì sera. Kalinic, Milic, Schetino, Badelj, Sanchez, Baez, Babacar, Astori e Hagi sono stati i protagonisti della seduta mattutina al "Cesare Benatti" di Moena. I giocatori sopra citati hanno svolto il test di Mognoni e l'High Intensity Intermittent Test (HIT) . Di cosa si tratta? A spiegarlo ai giornalisti sistemati a bordo campo sono stati Giacomo Murelli, vice di Stefano Pioli, e Francesco Perondi, il preparatore atletico, soprannominato "il prof".
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Lavoro di fondo e sulla rapidità: scopriamo i test fisici effettuati dai big
Mattinata di sola corsa, senza palla, per i big arrivati a Moena tra lunedì e martedì sera
Il test di Mognoni consiste in una corsa a velocità costante, 13,5 hm/h per sei minuti. L'obiettivo è valutare la frequenza cardiaca (i giocatori, infatti, "indossano" il cardiofrequenzimetro) e la concentrazione finale di lattato nel sangue. In questa maniera vengono definite le condizioni di forma da un punto di vista aerobico.
L'High Intensity Intermittent Test (HIT) valuta la risposta dell'atleta durante l'esercizio intermittente ad altà velocità. Al termine del lavoro, effettuato questa mattina sotto forma di navette, vengono prelevate alcune gocce di sangue dal lobo dell'orecchio e misurati alcuni parametri tra cui il pH, i bicarbonati ed il lattato a livello ematico. Il test consente di capire le variazioni dello stato di forma dei giocatori.
Oltre ai due test sopra citati, i viola - ad eccezione di Kalinic - hanno svolto degli scatti sui dieci e venti metri per migliorare la rapidità nella breve distanza. Il tutto sotto l'occhio attento di Pioli e del suo staff e delle fotocellule sistemate su dei paletti.
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