Un Natale coi fiocchi. Il regista del cinepattone si chiama Cesare Prandelli, rimessosi in gioco dopo film deludenti girati in Turchia, Spagna e Dubai. Contro la Juventus il mago di Orz ha rischiato e alla fine le sue scelte hanno pagato. Come quella di schierare Borja Valero davanti alla difesa al posto di Pulgar. L'ex Inter ha ricompensato la fiducia del tecnico viola con una prestazione sublime. Noi lo abbiamo premiato con un bel sette in pagella.
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Il professor Borja disegna calcio: l’intuizione di Prandelli fa risplendere anche Amrabat
Partita sublime di Borja Valero da regista contro la Juventus: i numeri. E della nuova vita calcistica dello spagnolo potrebbe beneficiarne anche Amrabat. I due hanno eretto una diga a Torino
Ha dettato i tempi della manovra. Un po’ di numeri ripresi dal sito della Lega Serie A: quarantatré palle giocate, un tiro, trentadue passaggi riusciti, cento per cento passaggi riusciti/tentati (l’unico fra i titolari con questa percentuale, chapeau!), sedici palloni giocati in avanti riusciti, tre recuperi e un’ammonizione. Ecco, probabilmente avrebbe meritato il cartellino rosso, ma La Penna è stato clemente. Per una volta la fortuna non ha girato le spalle alla formazione gigliata.
Borja è salito in cattedra con una prova d’autore. Non a caso Prandelli lo ha definito “professore”. La Fiorentina ha bisogno di giocatori intelligenti. Soprattutto in un momento critico come questo, con i viola sì reduci dal trionfo contro la Vecchia Signora, ma pur sempre invischiati nella lotta per non retrocedere (il terz’ultimo posto è distante quattro punti). E non c’è dubbio che lo spagnolo sia, sul piano tattico, uno dei calciatori più affidabili a disposizione di Prandelli. Quindi ben venga un Borja in versione... Andrea Pirlo, il “maestro” preso a pallonate.
Della nuova vita calcistica del numero sei gigliato potrebbe beneficiarne anche Amrabat. L’iberico e il marocchino hanno eretto una diga a Torino. Una prestazione, la loro, all’insegna della qualità, dei muscoli e della corsa. A proposito di chilometri: 11, 13 per l’ex Hellas, meglio di lui ha fatto solo Castrovilli (11,37 km). Se Sofyan tornasse il motorino di Verona, la stagione potrebbe regalare piacevoli sorprese. Un passo alla volta però. Intanto continuiamo a gustarci la vittoria di martedì e la lezione di calcio del professore. Buon Natale.
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