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“Ha il veleno“: Cutrone vuole pungere il maestro Ringhio

Rapporto speculale tra Gattuso e Cutrone. Patrick era stimato da Ringhio al Milan per via del suo "veleno"

Stefano Niccoli

Non l’ha fatto esordire in Serie A (il merito è di Vincenzo Montella), ma gli ha dato fiducia, coccolandolo come un figlio. La sfida tra Napoli e Fiorentina sarà anche quella tra Gennaro Gattuso e Patrick Cutrone. Amici fino a pochi mesi fa, “nemici” domani sera. Destino beffardo, ma il calcio è così.

L’allenatore e l’attaccante avrebbero voluto continuare insieme la loro avventura al Milan. Ringhio sarebbe rimasto in rossonero con l’acquisto di qualche giocatore d’esperienza. Niente da fare. La linea dei giovani portata avanti dall’amministratore delegato Ivan Gazidis ebbe la meglio. Gattuso capì che senza "vecchi" sarebbe stato difficile far tornare in alto il Diavolo. I fatti gli stanno dando ragione.

Cutrone non avrebbe mai lasciato il “suo” Milan, se non fosse stato messo con le spalle al muro.  “C’è stato un momento in cui mi hanno messo in una posizione in cui mi son detto: ‘Va bene, devo andare via’”, disse Patrick al Daily Mail a novembre.

Il rapporto tra i due è sempre stato sano e genuino. Gattuso lo amava (calcisticamente parlando) per il veleno. A Ringhio, si sa, sono sempre piaciuti i giocatori che danno tutto in campo. Patrick è uno di questi. E pazienza se la tecnica, alcune volte, lascia a desiderare. Cutrone è un piccolo Filippo Inzaghi: letale in area di rigore, guai a lasciargli un metro di spazio. Proprio grazie al veleno, nella stagione 2017-18 il Pungiglione riuscì a mettersi alle spalle Kalinic e André Silva, pagati fior di quattrini da Fassone e Mirabelli nell’estate di quasi tre anni fa.

Non sono mancati i momenti di tensione. Come nel dicembre 2018 quando, al momento dell’uscita dal campo nella gara contro il Bologna, Cutrone disse: “Perché sempre io?”. Sarebbe potuto nascere un polverone. Invece no. Dopo aver parlato con Gattuso nel post partita, Patrick chiese scusa al mister: “Ho sbagliato, c’è stato un malinteso”.

Questo è il passato. Il presente è Napoli-Fiorentina. Il Pungiglione vuole far male al maestro col suo veleno.

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