Il direttore generale Pantaleo Corvino ha parlato così in occasione della conferenza stampa di presentazione di Riccardo Saponara: "Gli amori non finiscono, girano e rigirano e poi ritornano. Il mercato di gennaio è delle idee, degli aggiustamenti e rare volte dei rafforzamenti.
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Corvino: “Difficile trovare a gennaio difensori più forti dei nostri. Diks al Vitesse. Poco da fare per il resto”
Le parole del Dg in occasione della conferenza di presentazione di Saponara: "Operazione da 9 milioni. Kalinic uomo straordinario. Badelj? Nessuno me lo ha chiesto"
Riccardo è figlio di tre componenti: delle idee, degli aggiustamenti e dei rafforzamenti. Il tecnico ha condiviso subito questa idea. Col mio allenatore ho rapporti quotidiani e diretti. Domani si chiude la sessione invernale e di solito faccio un resoconto finale, che è una mia caratteristica. Non avendo niente da fare in entrata nelle prossime 30 ore, e solo qualcosa in uscita, ne parleremo solo dopo aver presentato il ragazzo.
Ho cercato Riccardo già quando ero al Bologna, ma lo fermò il fatto che sarebbe dovuto scendere in B. Con l'Empoli, quando c'è stata l'occasione, ho sempre cercato di essere collaborativo. Ho visto anche da parte loro delle controindicazioni. È logico che poi voi lavorate su quello che si dice e non si dice.
Il difensore? Partiamo dal presupposto che tutto è migliorabile, bisogna vedere se i miglioramenti si possono fare e quando. A gennaio è difficile trovare difensori più bravi di quelli che già abbiamo, ho controllato, ma non li ho trovati. Ma anche in altri momenti è complicato trovare difensori importanti, per di più a certe cifre. Spesso, più che il singolo, conta il reparto. Trovare difensori centrali più forti di Gonzalo e Astori è stato impossibile. Abbiamo pensato a Salcedo come alternativa per il futuro e in più De Maio ha tanta esperienza in Serie A. Questa squadra è stata concepita 18 mesi fa e la nostra filosofia basata sul possesso palla ancor prima. Noi in ogni partita creiamo tante palle gol, non bisogna puntare il dito sui singoli. Non è una questione di singoli se si perde 1-0 a Napoli, o si prendono tre gol. Noi ci dobbiamo difendere attraverso il possesso palla, è chiaro che siamo esposti a soffrire sulle ripartenze. Forse se avessimo Bonucci potremmo prendere qualche gol in meno.
Ho parlato di Saponara all'allenatore una decina di giorni fa. Lui era contento perché lo conosceva e l'aveva già apprezzato. Sabato, quando gli ho detto che l'affare si poteva materializzare, era ancora più contento.
Badelj? Il suo procuratore parlava ogni giorno, da quando sono qui ha iniziato a parlare ogni quindici giorni, poi ogni mese e ora non parla più. Io non ne parlo adesso. A me nessuno ha chiesto di Badelj”.
Caceres? Noi abbiamo idee, e in alcune situazioni ci sono intermediari che parlano con giornalisti ma non con noi. Tante cose escono, senza nessun senso”.
Gonzalo? Ci sono delle trattative: a volte si trova un incontro, a volte no. Questa è una trattativa in cui ognuno fa un’offerta e una proposta giusta. Al momento è ancora da considerare una trattativa.
Italianizzazione e soldi cinesi? La nostra idea è quella di cercare di creare un nucleo importante di italiani, di italianizzare la rosa. Fermo restando che la qualità se non c’è in casa la devi andare a prendere fuori. Ma è giusto trovare delle qualità italiane. Abbiamo trovato Astori, c’è Bernardeschi, ora Chiesa, Sportiello, Saponara. In un calcio in cui devi cercare di creare risorse tecniche, devi allargare la base con calciatori italiani. Il mercato cinese è un mercato in cui tutti noi stiamo subendo questa ondata, questo tsunami, che sta alterando certe situazioni.
Kalinic ha trasmesso i valori della Fiorentina. Non torna indietro da quella che è stata la sua posizione. Kalinic è un uomo vero. Noi come clausola abbiamo messo 50 milioni, e non 35-40 pensando che nessuno potesse arrivarci. Nessuno si è avvicinato alla clausola.
Anche con Montella giocavamo sul possesso palla. Ha i suoi pro e i suoi contro, anche sono più i pro. Rimanevo estasiato con Montella, e lo stesso con Sousa. Sono qui, l'abbiamo sposata e la difendiamo".
Bernardeschi? La Fiorentina non è un club che mette la scritta 'vendesi'. Noi non offriamo la qualità a nessuno. Noi ci sentiamo un paradiso che vogliamo difendere attraverso questa qualità. Se poi qualcuno se ne vuole andare, ce lo dice.
Quanto è costato Saponara? E' stata un'operazione da circa 9 milioni di euro.
Chiesa ha sorpreso più voi che noi, l'abbiamo cresciuto. E' una pianticella che abbiamo fatto diventare grande. Ci siamo anche dati una pacca sulla spalla nel riuscire a blindarlo. Ci abbiamo creduto molto prima che lo vedessero altri.
L'Europa? Sul 2-0 Simeone doveva essere espulso. Non capisco perché non devo continuare a crederci. La squadra ha nelle corde la possibilità di centrare l'Europa.
In entrata il nostro mercato è chiuso. In uscita abbiamo qualche operazione minori su quei giocatori che hanno giocato poco o niente. Diks? Penso che alla fine lo accontenteremo. Ci sono state richiese da parte di squadre italiane. Ci ha chiesto di andare al Vitesse in prestito per continuare il suo percorso di crescita. Toledo? C'era una proposta dal Las Palmas, ma deciderà la sua società di appartenenza che ci ha detto che sta valutando alcune proposte in Sudamerica.
Ora dobbiamo iniziare a pensare al futuro, al nostro modello. Sta a noi fuori dal campo, perché in campo abbiamo un mister che sappiamo che vuole arrivare a fare il meglio con questo gruppo.
Offerta cinese per Borja? Alcune cose le so da voi.
Il lato economico? Dovevo fare attenzione alla parte economica, senza però squilibrare la parte tecnica. La società si deve impegnare per il futuro, ma non indebolendo questo organico.
I proclami non sono per noi. Vogliamo creare un modello nostro che veda una Fiorentina miscelata tra esperienza e gioventù, attrezzate per lottare per l'Europa. Il lavoro dentro e fuori dal campo è molto importante, mi piace sognare, attraverso la qualità del lavoro, cercheremmo di essere attrezzati per sognare, ma fare proclami non è giusto. Siamo arrivati davanti al Milan e alla Roma per la qualità del lavoro.
La formula per Saponara? Quei 9 milioni li dobbiamo pagare, non adesso, ma tra due anni".
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