Il calcio è semplice: se hai un grande bomber, è più facile vincere le partite. Proprio ciò che manca alla Fiorentina. E non da quest’anno. Cesare Prandelli dovrà lavorare anche su come far rendere al meglio gli attaccanti. Viene spontaneo, allora, chiedersi: chi sarà il titolare domenica contro il Benevento? A guidare il reparto avanzato potrebbe essere – il condizionale è d’obbligo – Cutrone, visto che per il nuovo tecnico Kouamé non è una prima punta e che Vlahovic tornerà a Firenze nei prossimi giorni.
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Chance per Cutrone? Impari da Super Pippo. Ma il contropiede non è l’arma vincente
Cutrone titolare contro il Benevento? Può darsi. Prenda spunto proprio dall'allenatore delle Streghe. Ma anche i compagni lo devono aiutare. Per esaltarlo non serve il contropiede, la Fiorentina deve portare più palloni possibili in area
Patrick non sarà mai come Ibrahimovic, Dzeko e Lukaku, centravanti capaci di fare reparto da soli nel Milan, nella Roma e nell’Inter. Non fosse altro per la diversa stazza fisica. Prandelli è stato chiaro nell’intervista rilasciata a Radio 1: “Spende molte energie in movimenti che potrebbe evitare, dovrebbe concentrarsi sulle mosse mirate”. Il Pungiglione è un calciatore generoso, altruista, ma non spetta a lui rincorrere gli avversari e abbassarsi sulla trequarti per creare il gioco. Impari dall’allenatore che domenica siederà a pochi metri dal mago di Orz: Filippo Inzaghi. L’ex Milan non era dotato di tiro, dribbling e progressione in velocità, ma guai a concedergli un metro in area. Super Pippo non partecipava alla costruzione della manovra, ma davanti al portiere era un killer.
Quindi: Cutrone come l’attuale tecnico del Benevento? Calma, Patrick ha ancora molta strada da fare e non è detto riesca a diventare come Inzaghi (magari). Per esaltare le sue caratteristiche, la Fiorentina non può basarsi solo sul contropiede. La squadra deve cercare di comandare il gioco, portando più palloni possibili in area. Certo, un conto è la teoria, un altro è la pratica, ma non si torna protagonisti speculando sugli avversari.
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