Gabriel Batistuta ha preso la parola dopo la bella festa sul palco che vi abbiamo raccontato (LEGGI QUI). Ha parlato del suo passato a Firenze ma anche della squadra di Pioli attuale:
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Batistuta: “Porto sempre con me Firenze. Obiettivi oggi? Credo che nessuno si aspettasse lo scudetto…”
Le parole di Gabriel Omar Batistuta a Palazzo Vecchio
Firenze riesce sempre a sorprendermi, so quanto ci tengono a me e una cosa del genere non me la sarei aspettata. Sono venuti tutti a salutarmi e la cosa più impressionante è che dopo 20 anni che non gioco più sento sempre un grande amore ed è stata un'emozione doppia avere anche la mia famiglia con me. Non ho parole per descrivere l'affetto che c'è nei miei confronti, dico solo un grande grazie a tutti.
A un certo punto, verso la fine della carriera, ho capito che volevo mettere tutto me stesso per migliorare in ogni allenamento e ho sentito la responsabilità di rappresentare Firenze nel mondo e mi è piaciuto tanto. Non mi è pesato perché l'ho sentito dentro e le manifestazioni di affetto mi ripagano ampiamente. Anche se non lavoro per il club, quando vado in giro per il mondo mi sento prima di tutto un ex giocatore dell'Argentina e della Fiorentina perché so che la mia immagine viene accostata a Firenze. Lo faccio anche se non sono un dipendente, perché lo sento tanto sulla pelle. Io sentivo di rappresentare la Fiorentina e quello mi ha portato molta responsabilità, pensavo solo ad allenarmi e a comportarmi al meglio. A volte non c'era spazio per la debolezza d'animo.
La Fiorentina oggi? Dopo il pareggio di oggi mi auguro che possa migliorare. Nessuno si aspettava che vincesse lo scudetto o andasse in Champions, quindi non so perché ci fosse tanta aspettativa. Ho parlato con Pioli e non aveva certo pretese particolari, se non lottare fino in fondo. Alcune squadre hanno un organico più importante e in questo momento i viola devono navigare a metà classifica, ma qualche chance di raggiungere una coppa c'è. Sarebbe fantastico vincere la Coppa Italia e penso che sia un obiettivo alla portata. Simeone? Mi piace, è un professionista e mi auguro che possa segnare tanto. Ogni volta che vengo lo vedo segnare, ho un legame particolare con il padre perché in Nazionale abbiamo vissuto tanti momenti belli e brutti. Spero che i miei figli abbiano gli stessi sentimenti.
Rui Costa? Lo ricordo con tanto affetto, è il primo che ricordo con la maglia della Fiorentina, insieme abbiamo condiviso tante battaglie ed è una delle amicizie del calcio che mi porto dentro. Sono contento che stia invecchiando come me e spero di vederlo presto.
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