Contattata dal sito lfootball.it, Veronica Boquete, fantasista della Fiorentina Femminile, ha raccontato i primi mesi della sua esperienza a Firenze. A seguire vi riportiamo uno stralcio dell'intervista:
Fiorentina femminile
Boquete: “Problema psicologico, non ci aspettavamo questa situazione”
La fantasista analizza la crisi della Fiorentina Femminile: "Sin da inizio gara, la mente ti porta a pensare in negativo e questo è capitato spesso"
C’è una salvezza da conquistare con la Fiorentina.
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"Nessuno pensava a inizio stagione che ci saremmo trovate in questa situazione. Un po’ per via della storia della Fiorentina, del fatto che è sempre stata nella parte alta della classifica, ma anche per la squadra che abbiamo, con giocatrici di talento. Anche le altre squadre hanno qualità e stanno facendo bene e tutto questo rende difficile il nostro percorso. Poi c’è da dire anche che affrontiamo squadre che sono abituate più di noi a lottare per la salvezza. Come ho detto alle mie compagne, giocare per non retrocedere è brutto perché soffri molto di più, c’è una maggiore tensione. All’inizio della mia carriera mi è capitato di dover lottare per non retrocedere ed è stata un’esperienza che mi ha fatto crescere tantissimo ma in ogni caso è una tensione che non può essere paragonabile a quella di giocare una finale importante".
Cosa non sta funzionando nella squadra?
"È una questione più psicologica ed emozionale perché sin dall’inizio delle gare la mente ti porta a pensare in negativo e questo è capitato spesso, soprattutto in alcune partite. Capita di dover subire prima di reagire e a volte ci mettiamo troppo a cambiare la nostra mentalità e giocare bene. Dobbiamo cercare di non regalare un tempo alle avversarie. Non aver paura negli ultimi minuti. Gestire l’aspetto mentale non è facile, nel calcio come in altri sport. È una stagione difficile per tutte, ma dobbiamo cercare di fare tutto il possibile in queste ultime due partite, che per noi sono come delle finali".
Nella squadra viola chi o cosa ti ha maggiormente impressionato?
"In generale la società, perché tiene molto alla sezione femminile, abbiamo tutto quello di cui abbiamo bisogno, un ambiente dove c’è tanta professionalità che invece manca in altre squadre. Anche per questo fa male vedere la Fiorentina così in basso in classifica e non merita l’attuale posizione. Per me è una grande soddisfazione lavorare con Patrizia (Panico, ndr) ed essere allenata da lei, finalmente una donna in panchina. Questa stagione è molto dura anche per lei, ma l’impegno non manca giorno dopo giorno. Per me è un’allenatrice molto brava. Poi ci sono giocatrici giovani di qualità e bisogna trovare il modo di farle esplodere e mostrare il loro talento in tutte le partite".
A te piace molto servire assist e nella Fiorentina hai la fortuna di giocare insieme a due grandi bomber come Giacinti e Sabatino, senza nulla togliere a Lundin. Cosa pensi di loro?
"Con Vale (Giacinti, ndr) è facile giocare perché è una delle poche attaccanti che vede e attacca lo spazio. Mi trovo veramente bene con lei, non ci sono molte giocatrici che fanno i movimenti che fa lei e che a volte ti fanno vincere le partite. Per me, per le mie caratteristiche, giocare insieme a queste calciatrici, che vedono il calcio come lo vedo io, è un piacere. Per Dani (Sabatino, ndr) invece ho tanta ammirazione, vedere una giocatrice, della sua età, con così tanta voglia di giocare e di migliorare ancora giorno dopo giorno è un piacere. Questo fa sì che lei possa rendere ancora meglio. Sono caratteristiche che non è facile trovare in altre giocatrici con la sua esperienza. Per me è davvero un piacere giocare con lei".
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