Si dice che l'appetito venga mangiando, e tante vittorie di fila avevano fatto venire l'acquolina in bocca pensando ora al record assoluto, sfumato contro lo Spezia, ora alla qualificazione alle coppe europee direttamente dal campionato, non ancora impossibile ma certo più complicata ora che l'Atalanta ha mantenuto il +7 in classifica a otto giornate dal termine e senza più scontri diretti. In attesa di capire cosa succederà domani, quando avrà luogo l'udienza in merito alla penalizzazione inflitta alla Juventus.
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Pali, pari, sputi e spunti: perché Italiano può continuare a sorridere
Poco male
—Poco male, perché Italiano non può proprio evitare di sorridere, anche dopo due pareggi che, diciamocelo, dovevano essere altre due vittorie con le quali la Fiorentina avrebbe polverizzato ogni record della sua storia. Due pali, uno di Brekalo e uno di Biraghi, cui si deve sommare anche il legno colto dallo stesso croato a Poznan prima del gol del momentaneo 1-1. Neanche la sfortuna sembra in grado di affossare definitivamente una squadra che sprizza energia da tutti i pori. Ora, il campionato rimane una finestra da onorare al meglio fino alla fine, perché se in due mesi i punti recuperati al sempre simpatico Gasperini sono 10, nulla vieta che se ne possano rosicchiare altri sette in un mese e mezzo. Ma con questa condizione, l'obiettivo coppe è più concreto che mai. Le finali di Roma e Praga, soprattutto la prima, si può dire che siano... a uno sputo di distanza. Mettiamola sul ridere, perché quanto successo ieri sera è da censurare con il più classico dei veli pietosi.
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La massima di Italiano
—L'evoluzione della Fiorentina 2022-23 rispetto a un anno fa è lampante: 14 sconfitte in campionato, appena 5 pareggi nella scorsa stagione. Quando i viola non riuscivano a vincere, non riuscivano quasi mai neanche a non perdere. Ora è diverso, e il tecnico ci ha tenuto a sottolinearlo dopo la gara di ieri. E' una disposizione mentale molto importante, dato che non perdere, nelle coppe, vuol dire mal che vada andare ai rigori, e con specialisti come Gonzalez, Cabral, Amrabat e gente che magari sbaglia, ma che non ha paura di tirare come Biraghi, può essere un grande vantaggio.
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