Vi proponiamo la seconda parte dell'intervista esclusiva di Violanews.com con il terzino uruguaiano della Fiorentina Maxi Olivera (LEGGI QUI LA PRIMA PARTE):
esclusive
Ancora Maxi Olivera a VN: “La classe di Borja mi ha impressionato. I fischi? Capisco i tifosi”
La seconda parte dell'intervista esclusiva con Maxi Olivera
Hai un idolo o un modello di riferimento?
"Non ho un vero e proprio idolo, se dovessi indicare un giocatore di riferimento direi Darìo Rodriguez, che è stato un giocatore importante nel Penarol. E poi anche Martin Caceres. Se gli ho consigliato di venire alla Fiorentina? No, ho letto qualcosa ma non ho avuto la fortuna di parlarci".
C'è qualche compagno che non conoscevi e che ti ha colpito in modo particolare?
"Conoscevo solo Vecino e sono contento di aver trovato belle persone e ottimi giocatori. Mi ha colpito molto Borja Valero, fin dai primi giorni ne parlavo con Cristoforo, mi ha sorpreso la sua classe e la facilità con cui riesce a fare certe giocate. Ma potrei citare anche Zarate, Gonzalo, Ilicic, Tello".
Quali sono invece i tuoi obiettivi personali?
"Prima di tutto c'è quello di migliorare ogni giorno e ritagliarmi spazio nella Fiorentina. La Nazionale è un sogno per tutti e spero di indossare la maglia dell'Uruguay, ma tutto passa dal mio rendimento nella Fiorentina".
Che rapporto hai con Sousa e con Corvino?
"Corvino lo vedo poco ma c'è un rapporto cordiale. Sousa è un tecnico che parla molto con i giocatori, c'è un dialogo molto fluido e mi trovo bene".
Che effetto ti hanno fatti i fischi dei tifosi dopo la gara con la Samp?
"Nel calcio, quanto più il pubblico è caldo e tanto più c'è una spinta per la squadra. Mi hanno parlato della grande passione dei tifosi viola ed è normale che non siano contenti quando non si riesce a vincere".
Toglici una curiosità, sei fidanzato o sei single?
"Sì, la mia fidanzata è uruguaiana ed è già venuta a trovarmi. Tornerà a fine dicembre per passare il capodanno insieme. Anche la mia famiglia è già stata a Firenze e tornerà presto a visitarmi".
"Ha collaborato Simone Bargellini
© RIPRODUZIONE RISERVATA