Nicolussi Caviglia nasce calcisticamente (nel calcio dei grandi) come regista basso, ruolo che gli fu cucito addosso da Massimiliano Allegri alla Juventus. Il tecnico livornese lo fece esordire in un match tutt’altro che semplice: Juventus-Inter del 26 novembre 2023. Un’investitura che la dice lunga sulle sue qualità, riconosciute da Allegri che lo definì "un ragazzo intelligente, capace di leggere bene le situazioni di gioco". Da quel momento, Nicolussi ha saputo crescere, conquistando spazio e fiducia, fino a diventare una delle colonne del Venezia di Di Francesco.
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Un Nicolussi per Pioli: come cambia con lui il centrocampo della Fiorentina
Oggi, alla Fiorentina, arriva come l’unico vero mediano di ruolo in rosa. Una figura che mancava e che può liberare Fagioli da compiti difensivi, permettendogli di alzarsi di qualche metro e incidere nella costruzione avanzata. Nicolussi è però un centrocampista moderno: oltre all’interdizione e alla capacità di cucire gioco, ha dimostrato nell’ultima stagione in Serie A di avere anche un’ottima propensione offensiva, come raccontano le statistiche (4 gol e 3 assist in 35 presenze, con un 83% di precisione nei passaggi e il primato in campionato per gol su punizione, fondamentale che, a detta sua, allena quotidianamente).

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