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Dalla risposta di Ranieri al nulla di Ndour e Parisi: cosa dicono i cambi di Pioli

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I cambi di Pioli hanno detto molto, ma adesso tocca anche ai giocatori dare risposte chiare: chi entra deve essere allo stesso livello di chi parte titolare
Giovanni Zecchi
Giovanni Zecchi Redattore 

"Non voglio tanti giocatori, ma tanti titolari: chi entra deve cercare di fare meglio. Le gerarchie nel calcio cambiano grazie alle prestazioni dei giocatori". Così Stefano Pioli commentò il cambio di Luca Ranieri, episodio che in settimana ha alimentato molti dibattiti tra gli addetti ai lavori e il tifo viola. Il tema delle sostituzioni è senza dubbio attuale, con una Fiorentina che dispone ormai di una rosa ampia e completa, costruita per competere su tutti i fronti.

Nella gara di ieri i cambi operati da Pioli sono stati decisivi nel trasformare una brutta, bruttissima Fiorentina. Su tutti l’ingresso di Robin Gosens che, al di là dei due assist, ha completamente cambiato l’atteggiamento della squadra viola. Da sottolineare anche la prova di Luca Ranieri: il capitano ha trovato un gol e servito un assist in pochi minuti, fornendo una risposta netta e convincente dopo la sostituzione di Cagliari. Un altro cambio che ha fatto la differenza.

Non è la prima volta che Pioli pesca il jolly vincente dalla panchina. Nella prima gara di campionato Rolando Mandragora, entrato al posto di Ndour nella ripresa, aveva segnato il gol del vantaggio: una mossa determinante, anche se non sufficiente a regalare i primi tre punti stagionali alla Fiorentina. Ben diversa, invece, la prestazione dell’ex Torino nella partita di ieri, dove non è riuscito a lasciare alcun segno.

Per Stefano Pioli i cambi non sono solo fondamentali, ma rivelano anche cosa passa nella sua testa. Tutti devono restare concentrati, perché per l’ex tecnico del Milan la parola “riserva” non esiste: ci sono solo titolari. Eppure qualcosa ancora manca. Cher Ndour, ad esempio, è stato sostituito per la seconda volta consecutiva all’intervallo. Una scelta che dimostra come, dopo un ottimo precampionato, il giovane centrocampista non stia rispettando le aspettative. Stesso discorso per Fabiano Parisi, autore di una prova inaccettabile, come del resto gran parte della squadra. Con Fortini che scalpita e il mercato ancora aperto, Pioli ha già iniziato a mandare messaggi concreti sul futuro del terzino viola.

Situazione simile anche in difesa. Nelle ultime partite i cambi nel reparto arretrato sono stati numerosi, con addirittura due sostituzioni a Cagliari nei primi minuti. “Potessi, i cambi in difesa li eviterei”, ha dichiarato Pioli ieri, sottolineando come si stia ancora cercando il giusto equilibrio.

I cambi di Pioli hanno detto molto. Ma adesso tocca anche ai giocatori dare risposte chiare: chi entra deve essere allo stesso livello di chi parte titolare. Solo così la Fiorentina potrà compiere il salto di qualità.