La Fiorentina si gode la sosta di metà novembre da prima in classifica. Per commentare questo momento, Violanews.com ha intervistato in esclusiva Eugenio Giani, consigliere della società viola e presidente del consiglio regionale della Toscana.
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Giani a VN: “Sousa punta sull’identità di Firenze. Berna da nazionale A”
"Il tecnico viola è un vincente perché cerca di imprimere non solo delle buone geometrie, ma anche di creare una psicologia della voglia di vincere"
La Fiorentina è prima in classifica. A tuo avviso, quale molla ha fatto scattare Paulo Sousa nella squadra?
"Il tecnico ha lavorato molto sulla testa dei giocatori. L'elemento motivazionale è uno degli ingredienti fondamentali della figura di Paulo Sousa. Io ho avuto modo di stare con lui e la sua famiglia per un paio di ore a Palazzo Vecchio. In ogni mio racconto sulla storia di Firenze cercava di cogliere quegli elementi da trasmettere ai ragazzi per far crescere loro il senso di autostima nell'identità di Firenze. Vedo Sousa come un vincente perché cerca di imprimere non solo delle buone geometrie tecniche, ma anche di creare una psicologia della voglia di vincere. Contemporaneamente ritengo che il tecnico abbia anche un'impostazione che unisce la praticità per segnare con il buon gioco. Quando la Fiorentina segna, rivediamo quelle geometrie tipiche della gestione Montella. E' uno schema originale, sono persuaso che alla lunga Sousa riuscirà a farci ottenere quello che aspettiamo da tanti anni. Parlare di scudetto forse è prematuro, però il solo fatto di poter intravedere quella gioia è un qualcosa che nei tifosi fa scattare un meccanismo di felicità".
Quale giocatore ti ha più impressionato in quest'inizio di stagione?
"Senza dubbio Kalinic. E' bravo sia a tenere la palla che in fase di realizzazione. E' la più bella scoperta tra i nuovi arrivati. Tra i giocatori, invece, che c'erano già dico Bernardeschi, soprattutto per la versatilità con cui si è adattato a più ruoli. A Genova contro la Sampdoria ha interpretato il ruolo di esterno in modo particolare. L'ultima partita di campionato mi ha dato la certezza che Bernardeschi è il giocatore che serve alla nazionale maggiore. Sousa sta rivoluzionando la squadra facendone un vero e proprio patrimonio. Nei confronti di alcuni giocatori, come Alonso, Roncaglia e Ilicic ad esempio, c'è sempre stato tanto scetticismo. Sousa, però, è riuscito a tirare fuori il meglio dai propri giocatori".
Montella è ufficialmente il nuovo allenatore della Sampdoria. Cosa ne pensi di questa vicenda in relazione soprattutto alla clausola rescissoria?
"Auguro ogni bene a Montella perché è una brava persona, un buon tecnico e amante del calcio. A Firenze ha fatto molto bene. Ben venga questa sua esperienza alla Sampdoria che lui voleva perché a Genova ha giocato per tanti anni e conosce il clima della città. E' un elemento partecipe dell'identità blucerchiata. Spero si possa togliere tante soddisfazioni alla Sampdoria. Per quanto riguarda la clausola, la Fiorentina ha fatto bene a tirare il nodo perché quando un allenatore vuole una clausola rescissoria per tutelarsi, questa deve essere rispettata dal tecnico. Ci sono alcuni esponenti del mondo del calcio, tecnici o giocatori, che vogliono la pappa scodellata come si dice a Firenze. Invece non è così. Se firmi un contratto ritenendo che la clausola sia a tuo favore, la devi rispettare, anche nel caso dovesse essere a favore dell'altro contraente".
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