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Fiorentina-Milan, il match delle ruspe. E nel 2026 la festa in cantiere

Niccolò Ghinassi
Niccolò Ghinassi Redattore 

Partito il progetto di restyling del Franchi dopo le infinite questioni tra club e Comune, adesso la ristrutturazione della casa della Fiorentina non sembra comunque dare certezze e, anzi, sono molti i problemi che emergono per i prossimi mesi. Innanzitutto, c’è da dire che il restyling è stato ostacolato immediatamente dall’UE: il Franchi, infatti, era stato inserito tra i progetti di inclusione sociale coperti dai fondi del Pnrr, ma ad aprile 2023 è arrivato il veto di Bruxelles che ha costretto il governo alla retromarcia (LEGGI QUI LA NOTIZIA). Da lì il caos: il Governo aveva, infatti, già previsto 151 milioni recuperati dal Pnrr, il piano di ripresa e resilienza dalla pandemia finanziato con fondi europei, ma all’appello mancavano almeno altri 55 milioni a cui, secondo la Fiorentina, andavano sommati altri 40-45 milioni per le opere di rifinitura interna. Il Comune, da parte sua, è andato dritto per la sua strada e, dopo la realizzazione del progetto esecutivo ad opera di Arup (30 settembre 2023), ha lanciato il bando (il secondo, dopo il primo flop di giugno 2023) per i lavori, al quale si sono presentate due aziende; a vincere è stata RTI Costituendo COBAR S.p.a. Tutto risolto? Magari. Il ritardo nella partenza dei lavori era ormai evidente, e la Fiorentina non sapeva ancora con certezza dove avrebbe giocato durante il clou delle operazioni. La soluzione del Comune era l’adiacente stadio Padovani ristrutturato a sua volta, ma Commisso non voleva sborsare 5 milioni per un progetto non suo, per un impianto che gli avrebbe garantito comunque meno incassi che un Franchi meno capiente. Il Comune, nel frattempo, ha comunicato il cronoprogramma dei cantieri, con la Fiesole come prima parte a subire gli interventi del restyling, seguita da Tribuna, Maratona e Ferrovia. A marzo 2024, poi, ecco la proroga a sorpresa per i lavori da parte del Governo, i quali potevano da lì essere conclusi entro il 2028, e non 2026 come inizialmente prospettato, con le diatribe tra club e Palazzo Vecchio che in seguito, però, hanno culminato lo stesso nella lettera che la Fiorentina ha inviato ufficialmente al Comune - e per conoscenza ai Ministeri dello Sport, dell’Economia e della Finanza, della Cultura - per chiedere di non dare il via ai lavori di ricostruzione dello stadio Franchi (per maggiori info leggi qui: https://www.violanews.com/esclusive/stadio-franchi-udienza-cosa-succede-gli-scenari/4/). La causa? Le perdite che avrebbe dovuto sostenere il club soprattutto nella stagione 2025-2026, oltre alla non chiarezza riguardante la disponibilità degli ulteriori fondi per terminare il progetto. La Fiorentina, però, ha perso in seguito il ricorso contro il Comune: Franchi agibile a capienza ridotta e danno economico per il club, con la prosecuzione dei lavori consentita. E adesso? Adesso, come “certi amori che fanno dei giri immensi e poi ritornano”, siamo (quasi) al punto di partenza. La questione del restyling dello stadio Franchi a Firenze è ancora in fase di definizione, con alcuni elementi chiave che emergono. Primo, la proposta di Rocco Commisso, patron della Fiorentina, di finanziare i lavori in cambio di controllo e concessioni (magari lunghe). Secondo, la sentenza del Consiglio di Stato, riguardante il ricorso del Comune contro il ritiro dei 55 milioni del PNRR per il Franchi, attesa nei prossimi mesi. Se la sentenza fosse ribaltata, i fondi potrebbero tornare disponibili. Infine, c’è l’opzione di destinare i 55 milioni che il Governo ha assegnato alla città per la rigenerazione urbana, utilizzandoli indirettamente per finanziare i lavori del Franchi. Come al solito le soluzioni si mettono in pentola, ma il coperchio ad ora non lascia intravedere spiragli definitivi. Nel frattempo, si è svolto anche l'incontro tra la Sindaca Funaro e Commisso per la presentazione di un nuovo cronoprogramma dei lavori: nuova data di scadenza 2029, con una capienza di posti a crescere nelle varie fasi dei lavori. Inoltre, secondo il cronoprogramma presentato, in occasione del centenario della società, che cadrà il 29 agosto 2026, il Franchi sarà utilizzabile e avrà una capienza pari a 34.478 posti lordi (lasciamo a voi l'interpretazione...). Insomma, dichiarazioni ad effetto a parte, direi che possiamo dirlo: nel 2026 quasi sicuramente la Fiorentina non festeggerà il centenario nel nuovo stadio ristrutturato al completo, a dispetto di quanto si proclamava…

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