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La stagione si può salvare? La dura missione di Pioli (che rivede i fantasmi del 2013)

Pioli a rischio
Negli ultimi 20 anni, chi è partito così male non è quasi mai andato oltre l'11° posto finale. E in pochi hanno salvato la panchina
Simone Bargellini Vice direttore 

Un inizio da incubo e una sosta pesantissima all'orizzonte. Peggio di così non poteva mettersi per la Fiorentina di Stefano Pioli ed è inutile dire che, al netto del giudizio più o meno positivo sul mercato, nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Oggi mi sono chiesto: e adesso quale può essere l'orizzonte? Tra chi inizia a temere gli scenari peggiori e chi invece non perde le speranze di una clamorosa rimonta europea, ho pensato di dare un'occhiata alla storia recente della Serie A. Mi sono messo a spulciare le ultime 20 stagioni per capire che fine abbiano fatto le squadre (e gli allenatori) che si trovavano esattamente a 3 punti dopo 6 giornate. Ne ho rintracciate 25, considerando le stagioni dal 2005/06 in poi.

I precedenti

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Come immaginerete, nella maggioranza dei casi chi si è trovato in questa spiacevole situazione, era una squadra partita con l'obiettivo salvezza. Quasi mai, negli ultimi 20 anni, si è ritrovata laggiù in fondo una formazione con presunte velleità europee come questa Fiorentina (triste record). Quindi il confronto potrebbe essere relativo. Vi dico subito che solo in 7 casi su 25 le squadre sono poi retrocesse. Ma nessuna delle squadre con 3 punti dopo 6 giornate è stata capace di risalire fino alla parte sinistra della classifica. Il migliore? Beppe Iachini nel 2014/15 alla guida del Palermo. Rimasto in sella (incredibile con Zamparini) nonostante un pessimo avvio di campionato, si piazzò 11° a fine stagione. A molti altri allenatori è andata peggio: in ben 19 casi la società è ricorsa all'esonero e al cambio in panchina, talvolta anche multiplo.


I casi limite

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In questo lungo elenco compare anche Stefano Pioli che dodici anni (2013/14) fa si trovava esattamente nella stessa situazione: il suo Bologna aveva 3 punti dopo 6 giornate. E finì malissimo: esonero per il tecnico e retrocessione a fine stagione. C'è da toccare ferro. Una delle più belle rimonte la firmò invece Guidolin con l'Udinese nel 2010/11: i punti dopo 6 giornate erano in realtà 4 e non 3, ma la posizione era addirittura l'ultima. Ebbene, a fine campionato arrivò il quarto posto con piazzamento Champions.

La Fiorentina di Prandelli

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Un'altra grande rimonta che merita di essere ricordata fu realizzata dalla Fiorentina 2006/07, l'annata della penalizzazione. Dopo 6 giornate la squadra di Prandelli era addirittura a -6, ma fu capace di risalire la classifica fino al sesto posto finale. Una storia completamente diversa (e una squadra più forte) di quella attuale. Ma, se vogliamo, un bell'esempio di come nel calcio tutto, o quasi, possa succedere. Certo non per caso, e qui la palla passa a Pioli, ai giocatori e alla società.