Luglio 2006. Il giocatore con la maglia numero 99 fa la seconda grande scelta di vita. Qualche anno prima aveva lasciato il Torino per giocare nel Livorno, squadra della sua città, rinunciando a metà stipendio e scendendo di categoria. “Tenetevi il miliardo” – titolò a questo proposito Carlo Pallavicino il libro a lui dedicato. Adesso dice no ai 10 milioni di euro offertigli dallo Zenit di San Pietroburgo.
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Lucarelli a VN: “Vicenda Kalinic simile alla mia. Quella volta che dissi no a 10 milioni…”
L’attaccante del Livorno ricorda la calda estate del 2006 quando rifiutò la cospicua offerta dello Zenit San Pietroburgo
Cristiano Lucarelli, quanto è simile la sua vicenda a quella di Kalinic?
“Non lo so perché ancora è prematuro parlarne, secondo me. Bisogna aspettare la fine del mercato. Se poi sarà così alla fine del mercato allora si potrà dire che è stata una scelta simile”.
Come andò con lo Zenit?
“Per certi versi può essere simile. Rifiutai i 10 milioni dello Zenith San Pietroburgo (ndr in tre anni di contratto) perché quell’anno avevamo raggiunto la Coppa Uefa e pensavo che potesse essere la prima e ultima volta per partecipare col Livorno”.
A distanza di dieci anni, qualche pentimento per la scelta fatta?
“In quel momento ero felice. Col senno di poi, vedendo anche il comportamento di certe persone della mia città, qualche dubbio mi è venuto. Non il pentimento, ma insomma se ne sia valsa la pena me lo sono chiesto”.
Adesso allenatore del Messina, che partita sarà Chievo – Fiorentina?
“Sarà una partita ostica per la Fiorentina, perché il Chievo è per tutti una squadra sempre difficile da affrontare, scorbutica. Difficile fare un pronostico, bisognerà vedere se i viola hanno smaltito la sbornia post Juve, è difficile avere una carica agonistica identica dopo una partita come quella contro la Juventus. Con la squalifica di Kalinic, per Babacar può essere un’occasione giusta da sfruttare”.
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