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Meteore viola

Ecco che fine hanno fatto i vari Savio, Da Costa & Co. (COMMENTA)

Redazione VN

L’assenza del campionato, si sa, causa gravi instabilità negli amanti del calcio. Come medicina, per provare ad ovviare a questa mancanza, ho deciso di proporvi la mia top 11 di meteore viola. Una formazione di calciatori passati da Firenze, dal ritorno in Serie A della Fiorentina, senza lasciare ricordi positivi. Commentate proponendoci la vostra top 11.

Portiere –Vlada Avramov: Ottimo nelle vesti di vice Frey prima e vice Boruc poi fintanto che Sinisa Mihajlovic non decide di mandarlo in campo al “Tardini” in una fredda sera di dicembre. La partita incriminata è un ottavo di Coppa Italia, dove una triste Fiorentina, andata in vantaggio al 114’ con Santana, soccombe ai Ducali per 2-1 grazie ad un macroscopico errore del serbo su un tiro di Crespo che ristabilì la parità dopo neanche un minuto dalla rete dei viola. A fine stagione lascia Firenze per Cagliari, dove gioca tutt’ora.

Terzino destroAnthony Vanden Borre: Arrivò a Firenze dopo un buon Europeo U-21 col Belgio. Doveva essere il jolly difensivo dei viola, ma la sua carriera in riva all’Arno non sbocciò mai. Dopo il 2007-08 in maglia viola è passato da Genova (sponda Grifone), Portsmouth, Genk e addirittura gli ucraini del Tavrija Simferopol' ne hanno potuto ammirare le gesta. A gennaio è tornato al suo Anderlecht: un rilancio o la fine ultima di una carriera senza sorrisi?

Difensore centrale –Manuel Da Costa: Un anno con la Fiorentina gli valse due presenze. Scaricato con la formula del prestito alla Sampdoria, finì poi nello scambio col West Ham che portò in viola Savio. Agli Hammers si distinse per aver preso a schiaffi una donna in un nightclub. Nel 2013 è stato arrestato per guida in stato di ubriachezza mentre giocava per il Nacional (in prestito dalla Lokmotiv Mosca). In estate si è trasferito al Sivasspor in Turchia. A Firenze si presentò dicendo che: “Non aveva un giocatore a cui si ispirava, ma voleva diventare lui stesso un modello per gli altri in futuro”. Forse voleva dire da evitare?

Difensore centrale –Luis Helguera: Fratello del grande Ivan, difensore centrale che vinse tutto col Real Madrid ad inizio anni 2000, non riuscì ad impressionare i tifosi viola anche per colpa di vari infortuni. Dal 2005 al 2008 al Vicenza, poi il rientro in patria all’Huesca dove ha chiuso la carriera quest’estate. Da quando ha appeso le scarpette al chiodo svolge il ruolo di vice allenatore della squadra aragonese.

Terzino sinistro –Nikola Gulan: In Serbia venne paragonato a Mihajlovic per la violenza del suo mancino. In viola partì dalla Primavera e dopo alcuni prestiti non sfruttò le occasioni che gli concedette proprio il suo mentore Mihajlovic. Nel 2013 il suo contratto coi viola è arrivato al capolinea e Nikola è ritornato al Partizan Belgrado.

Centrocampista centrale di destra –Guly Do Prado: Mai “ADoPrado” dalla Fiorentina per una sequenza sfortunatissima di infortuni, si rilancia col Southampton dove ha fatto la storia recente dei Saints con una doppia promozione che ha riportato il club della costa del sud in Premier League. In terra d’Albione non solo gioie, ma anche una notte “al fresco” per guida in stato di ebbrezza ed una, conseguente, sospensione della patente per un anno.

Regista –Mario Ariel Bolatti: Arrivò a Firenze come salvatore dell’Argentina, che con un suo gol si qualificò ai mondiali in Sud Africa. Coi gigliati era chiamato ad affermarsi in Europa. Avrebbe potuto mettere in campo forza fisica e gestione di palla, ma non fu così e dopo appena un anno tornò in Sud America, dove l’Internacional de Porto Alegre lo accolse a braccia aperte. Coi carioca ha vinto una Recopa Sudamericana (paragonabile all’europea Supercoppa UEFA), prima di trasferirsi per sei mesi in prestito agli argentini del Racing Avellaneda a inizio 2013.

Centrocampista centrale di sinistra –Christina Obodo: Dopo una stagione non esaltante all’Artemio Franchi ha giocato per cinque stagioni nell’Udinese. I friulani poi lo hanno girato per due volte in prestito (Torino e Lecce) prima che il centrocampista si andasse ad accasare alla Dinamo Minsk. Gli episodi più coloriti sono però quelli fuori dal campo: il 9 giugno 2012 viene sequestrato in Nigeria, ma riesce a sfuggire alle grinfie dei suo aguzzini che lo volevano uccidere dopo che la polizia aveva arrestato una parte del gruppo. Il 1° luglio 2013 viene invece ritrovato ad Udine in compagnia di due prostitute e di un amico dopo una fuga dalla capitale della Bielorussia.

Attaccante di sinistra –Savio Nsereko: Forse la più grande delusione dell’era Della Valle. Arrivato come giocatore di grande talento è finito in prestito in sequenza a: Bologna, Monaco 1860, Cernomorec Burgas (Bulgaria), Juve Stabia, Vaslui (Romania), Unterhaching (Germania). Durante quest’ultima esperienza viene arrestato in Tailandia per aver inscenato il suo rapimento con lo scopo di ottenere denaro dalla famiglia. A gennaio 2013 passa al Viktoria Colonia, ma dopo meno di cinque mesi viene appiedato di nuovo per aver rubato un orologio ad un compagno di squadra. Come se non bastasse colleziona anche due denunce di scomparsa, prima al Monaco 1860 e poi alla Juve Stabia. Da luglio in forza agli israeliani del Ligat ha’Al. Tanti auguri.

Centravanti –Javier Portillo: Arriva in prestito dal Real Madrid, dove ha segnato più di 700 gol con la cantera (un record). A Firenze lo spagnolo si inceppa (una rete in 11 partite) e non si riprenderà più nonostante le tante occasioni, chiedere a: Club Bruges, Gimnastic, Osasuna, Hercules, Las Palmas e ancora Hercules.

Attaccante di destra –Keirrison: Termina l’esperienza in prestito alla Fiorentina con una rescissione del contratto di prestito biennale. Il Barcellona lo spedisce quindi in successione a: Santos, Cruzeiro e Curitiba. Durante il 2011, quando era in prestito al club di Pelé, si toglie la soddisfazione di vincere il campionato dello stato di San Paolo e la Copa Libertadores (la Champions League del Sudamerica).

MATTEO ANGIOLINI