Il fatto è molto semplice: su un giocatore o ci punti non ci punti. Non ci sono vie di mezzo che abbiano logica, fatta eccezione per il prestito (da analizzare caso per caso). La storia fra Bartlomiej Dragowski e la Fiorentina è l’esempio emblematico di come non vada amministrato un giovane. Una mala gestione sportiva durata quasi tre anni, piena zeppa di panchine e di incomprensioni, prima del fruttuoso prestito all’Empoli. Tanto, troppo tempo buttato via prima di capire che un giovane calciatore, ancor più se portiere, ha bisogno di giocare per evolversi. Come fai a capire il reale valore di un ragazzo se lo giudichi solo da 2-3 gare giocate in mezzo ad un mare di soli allenamenti?
Giorno dopo giorno, mese dopo mese, Dragowski ha maturato l’insofferenza tipica di chi si sente incompreso: “Cosa mi tengono a fare qua se devo scendere in campo un paio di volte in tutta la stagione e pagarne le conseguenze?” deve aver pensato più e più volte. In buona parte aveva ragione. Perché pretendere senza aver dimostrato è un errore, a maggior ragione se la tua esuberanza ti porta ad andare lungo in qualche dichiarazione. Ma d’altra parte si spiegano a fatica certe scelte prese dalla vecchia dirigenza.
Nonostante tutto la Fiorentina mantiene ancora il controllo sul cartellino del giocatore. Sarà lui a difendere la porta viola nella prossima stagione? Probabile. E’ un’ipotesi tecnica che ci può stare, a patto di non ripetere gli errori del passato, non solo quelli degli ultimi tre anni. Come ad esempio il caso di Neto, promosso titolare nella stagione 2013/2014 con poca convinzione a due anni dalla scadenza del contratto. Risultato: il giocatore migliora le sue prestazioni, la Fiorentina si fa cogliere contro tempo sul rinnovo e Neto finisce alla Juventus a parametro zero. Vogliamo puntare su Dragowski? Bene, ma con un occhio al contratto in scadenza nel 2021. Magari anche due. Perché su un giocatore o ci punti o non ci punti.
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Difetti e miopie della piazza viola. Basti ricordare il caso Alonso, brocco l’anno prima e top player quello dopo.
Rischiamo lo stesso con Simeone, per esempio.
La fiducia è tutto, per un professionista. Ma ci vuole anche una dirigenza che la meriti e la sappia infondere nell’ambiente, cosa che negli ultimi anni non abbiamo avuto.
Dragowski FOREVER è un talento!!!!!!
Mah..io monetizzerei al massimo sia con Lafont che con Dragowski e andrei su un portiere di sicuro rendimento
Però siamo incredibili! Ci dimentichiamo presto di tutto. Quando questo portiere ha giocato con noi ha fatto il peggio possibile. La gente era disperata e voleva promuovere i primavera ! Lafont lo hanno presentato come un fenomeno e hanno continuato a considerarlo fenomeno anche dopo il campionato svolto.
Analisi perfetta. se punti su dragoski devi per forza allungare il contratto ora. ma ora non a ottobre. se non rinnova la cessione è obbligatoria.
Vediamo se Pradè ha imparato degli errori scorsi