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Calleri, il talento dalle belle ciglia nelle mani di un TPO

L'ostacolo più grande nella trattativa è la situazione ingarbugliata del suo cartellino. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza...

Alessio Crociani

Come la ragazza dalle belle ciglia, tutti la vogliono ma nessuna la piglia. Parliamo di Jonathan Calleri, attaccante argentino al centro del calciomercato di mezzo mondo ormai da un anno. Strana storia quella del 22enne nativo di Buenos Aires, chiodo fisso del neo dg viola Pantaleo Corvino ma ultimamente messo nel mirino anche dal West Ham (LEGGI).

Prima trattato in vano dal Bologna, via Inter, poi dal Tottenham con gli stessi risultati. Nel mezzo tanti interessamenti sistematicamente caduti nel vuoto. Il vero nodo da sciogliere per arrivare Calleri, prima ancora del suo prezzo, della concorrenza o della cittadinanza (a proposito, quella italiana è in arrivo), è quello riguardante il suo cartellino. Un vero e proprio rebus.

Nel 2016, infatti, le prestazioni sportive del giocatore sono passate dalle mani del Boca Juniors a quelle del Deportivo Maldonado, club controllato direttamente dal fondo d'investimento inglese Stellar Group. Lo stesso che ha curato il trasferimento Gareth Bale al Real Madrid, per capirsi. Uno dei tanti, controversi TPO (Third Party Ownership) o TPI (Third Party Investment).

In soldoni i vertici bassi (alti?) delle cosiddette 'tringolazioni' di calciomercato, un modus operandi assai diffuso in Sudamerica ma in linea teorica messo al bando dalla Fifa, con la circolare n° 1464 in vigore dal 1° maggio 2015, perché contrario ai principi del proprio ordinamento.

I TPO, secondo chi li osteggia, rappresentano una forma di speculazione finanziaria che comporta l'uscita di denaro dal mondo del calcio e un'ingerenza economica e politica nelle dinamiche di una società, potenziale humus per problematiche quali calcio scommesse, doping e riciclaggio di denaro sporco e connivenze con la mafia. Gli stessi giocatori spesso vengono trattati come beni da spostare come pedine. Perché, si sa, solo il giocatore in continuo movimento produce denaro fresco.

Per quanto riguarda il Depor, invece, è una piccola squadra uruguaiana che oggi vivacchia in seconda divisione (2/300 spettatori), ma che viene usata per aggirare anche le questioni fiscali, come ha ricostruito Bloomberg in un’inchiesta del 2012. Calleri al momento è in prestito al San Paolo, ma non è escluso che possa tornare nel mirino dell'Inter visto che Suning Stellar, il gruppo cinese che ha nel mirino il club nerazzurro, sarebbe in pole nella lotta tra gli acquirenti dello Stellar Group.

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