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Buco nero di bilancio? Ci vuole Fede: top&flop della prima parte di stagione viola

La coppia Bernardeschi-Chiesa, il ritorno di Antognoni in società e l'ottimo stato di forma dell'attacco viola. Per sperare in un 2017 migliore

Alessio Crociani

Con il 2016 ormai consegnato agli archivi, è tempo di bilanci anche in casa Fiorentina dopo un primo scorcio di stagione vissuto tra alti (pochi) e bassi (troppi). Quattro note positive e quattro negative, abbiamo scelto di riassumere così - in estrema sintesi - questi sei mesi viola, partendo dalla pillola amara:

NONI 5 – Avremmo messo la firma per invertire i numeri dell'anonima posizione in classifica della Fiorentina con il giudizio relativo ma ahinoi la realtà racconta ben altro. Meno cinque dalla zona Uefa, meno otto da quella Champions: mettendo da parte la tristezza del centro classifica e sforzandosi di analizzare i numeri in maniera razionale, le distanze non sono certo incolmabili, ma dopo i segnali positivi arrivati contro il Napoli, nel 2017 servirà una vera e propria svolta per strappare il biglietto per la prossima Europa. A cominciare da Pescara.

IL CAPITANO 5 – L'uomo immagine di un ciclo ormai avviato sul viale del tramonto. Quando nella tua carriera subisci tre gravi infortuni alle ginocchia, è difficile avere lo scatto da centometrista. Gonzalo Rodriguez non è mai stato un fulmine di guerra in quanto a velocità, ma anticipo e senso della posizione gli avevano comunque permesso di affermarsi tra i migliori difensori della Serie A. Tutte caratteristiche che l'argentino sembra aver progressivamente perso nel 2016, per la gioia degli attaccanti avversari. La ciliegina su questa torta indigesta è il rinnovo del contratto, sempre più lontano dall'essere firmato. Ma questa non è tutta colpa sua. Tira già aria di rivoluzione in vista di giugno, siamo ai titoli di coda anche con il capitano?

GLI ALTRI -IC E TELLO 4,5 – Evidentemente non è bastato il ritorno di Corvino – da sempre uno specialista nel genere – per tornare a far pesare (in positivo) il fattore -ic. Kalinic escluso, ovviamente. I disagi principali si registrano in difesa, dove da una parte Tomovic continua a garantire almeno 1-2 orrori a partita, dall'altra Milic non sembra neanche lontano parente del predecessore sulla corsia sinistra. E Ilicic? Rendimento in discesa, ma non è un disastro a 360° come Tello. Molta discontinuità e poca freddezza dal dischetto. Il suo bilancio non può essere positivo, mentre sullo spagnolo resta difficile infierire...

BUCO DI BILANCIO 4,5 – Ovvero quella regione nello spazio tempo viola con un campo gravitazionale tale da risucchiare tutto e tutti. Passano le sessioni di mercato ma la Fiorentina continua a dover rientrare da un passivo che pare insanabile. Un pozzo di cui il fondo - per stessa ammissione del consigliere viola Panerai – non è ancora stato raggiunto. E intanto l'impoverimento tecnico continua...

 

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