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Buco nero di bilancio? Ci vuole Fede: top&flop della prima parte di stagione viola

Alessio Crociani

FEDE VIOLA 8 – Da una parte la conferma, dall'altra la sorpresa. Entrambi italiani, entrambi purosangue usciti dal settore giovanile viola. I due Fede viola sono il volto giovane, bello e sfrontato di questa Fiorentina. Per Bernardeschi un finale di 2016 in forte crescendo, tanto da attirare le attenzioni di alcuni tra i club europei più prestigiosi (altra clausola in vista?), per Chiesa un sogno lungo 5 mesi dal quale nessuno vuole svegliarsi. Neanche noi.

UNICO DIECI 7,5 – Finalmente! E' il leit motiv dell'avvicinamento tra la Fiorentina e Giancarlo Antognoni. Repentino, se teniamo conto che questi ultimi sei mesi di ragionevolezza arrivano dopo 14 anni di gelo assoluto, giusto per usare un eufemismo. Ovviamente accogliamo di buon grado questo cambio di rotta, così come la nuova strategia comunicativa adottata dalla società verso una città affamata di passione. In attesa che anche i risultati sul campo possano prendere la stessa direzione.

BOMBER 7,5 – Kalinic in primis, ma anche Babacar e Zarate per media gol. Il reparto avanzato è quello che gira meglio nel meccanismo di gioco viola. Unica pecca – forse – l'eccessiva eterogeneità tra le caratteristiche dei singoli protagonisti, sinonimo sì di molte soluzioni tattiche ma allo stesso tempo anche di poche alternative una volta individuato il modulo principe. Saranno i sonanti yuan cinesi a rimescolare le carte in tavola?

BALUARDO 7 – L'unica nota veramente positiva della retroguardia viola porta nome e cognome di Davide Astori. Il migliore in fase di marcatura tra gli elementi a disposizione di Sousa, in assoluto tra i più costanti ed affidabili. Qualche passaggio a vuoto c'è, ma niente di scandaloso. Dalla sua quella dose di carattere che fa brillare gli occhi ad ogni tifoso.

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