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Baselli-Zappacosta, da quasi viola ad avversari

Il centrocampista subito decisivo al debutto col Frosinone. Il difensore si sta giocando il posto con Bruno Peres

Stefano Niccoli

Daniele Baselli e Davide Zappacosta. Sembravano ad un passo dalla Fiorentina, soprattutto il primo. Poi, però, gli affari non si sono concretizzati e, così, i due, da Bergamo, si sono trasferiti a Torino, sponda granata. I viola si troveranno subito di fronte i due ex obiettivi di mercato, domenica sera all'Olimpico.

I ragazzi di Ventura, come quelli di Sousa, hanno iniziato col piede giusto il campionato, vincendo in rimonta sul campo del Frosinone per 2-1. Merito, nemmeno a farlo a posta, di Baselli, autore del secondo gol. Un “bolide” destro dalla distanza, sul quale Leali non ha potuto far nulla. Un esordio niente male, un bel biglietto da visita per un calciatore giovane (è un classe 1992), ma circondato da parecchio tempo da un alone di “mistero” circa le sue reali qualità. Quando l'ex Atalanta sembrava vicino a vestire la maglia gigliata, molti tifosi viola hanno storto il naso. “Non è carne né pesce”, “è il nuovo Montolivo, pare debba 'esplodere' da un momento all'altro, ma alla fine è un giocatore mediocre”, “non è adatto al centrocampo di Paulo Sousa”. Più o meno queste le opinioni della maggioranza dei supporter della Fiorentina. Come sempre, il campo avrebbe emesso le sue “sentenze”, ma Baselli non sarebbe arrivato a Firenze sotto una luce positiva.

A differenza di Zappacosta. Gran parte della gente avrebbe visto di buon occhio un suo eventuale approdo in riva all'Arno, data l'ottima stagione disputata a Bergamo e la mancanza, alla Fiorentina, di un terzino destro naturale. Il difensore, cresciuto nel vivaio del Sora, è esploso ad Avellino, grazie soprattutto a Rastelli. Fu, infatti, l'attuale allenatore del Cagliari a “inventarlo” esterno basso. Un'intuizione geniale. Adesso Zappacosta è uno dei migliori italiani in quel ruolo. Non a caso, in estate, anche il Liverpool - non un club qualunque – lo aveva messo nel mirino. Alla fine, il piccolo Zambrotta (questo il suo soprannome) se n'è andato alla corte di Ventura dove si sta giocando il posto con Bruno Peres, preferito al classe 1992 contro il Frosinone.