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Alla scoperta del nuovo Torino di Ventura

In granata sono arrivati gli ex obiettivi viola Zappacosta e Baselli. Addio a Darmian. In attacco c'è il “Gallo” Belotti

Stefano Niccoli

Dopo l'esordio vincente contro il Milan al Franchi, la Fiorentina sfiderà all'Olimpico, per la seconda giornata di campionato, il Torino, reduce dal successo esterno per 2-1 col Frosinone. Andiamo a vedere com'è cambiata la formazione granata rispetto alla scorsa stagione.

Nessuna novità tra i pali, con Padelli titolare della squadra di Ventura. Pochi i colpi in entrata in difesa. Sono appena due, infatti, i volti nuovi. Danilo Avelar, prelevato dal Cagliari, e l'ex Atalanta Davide Zappacosta, obiettivo di mercato della Fiorentina nel corso dell'estate (assente, però, domani). A completare la retroguardia ci sono i soliti noti: Molinaro, Moretti, il capitano Glik, Bovo, Jansson, Maksimovic - anche lui accostato ai viola durante questa sessione di trattative -, Gaston Silva e Bruno Peres.

Il reparto che ha subìto maggiori modifiche è il centrocampo. Dalla Sampdoria è arrivato Acquah, dall'Inter Obi, dall'Atalanta Baselli, ad un passo dal club gigliato e autore del gol vittoria domenica scorsa contro il Frosinone. La vecchia guardia, invece, è formata da Farnerud, Gazzi, Vives e Benassi.

Un solo acquisto in attacco. Si tratta del “Gallo” Andrea Belotti. Affiancano l'ex Palermo: Amauri, Maxi Lopez, Martinez e Quagliarella, protagonista al debutto in campionato col Frosinone con la bellissima rete del momentaneo 1-1.

Capitolo cessioni. Il Torino ha salutato El Kaddouri e Gonzalez, tornati rispettivamente al Napoli e alla Lazio, Basha, Masiello e Barreto, tutti e tre svincolati, e, soprattutto, Matteo Darmian. Il classe 1989 avrebbe potuto vestire la maglia della Fiorentina, ma il presidente Cairo chiedeva non meno di dieci milioni di euro per il difensore, così la società dei Della Valle ha deciso di mollare la presa. Alla fine, il calciatore nato nel settore giovanile del Milan ha preso la via di Manchester, sponda United, dove ci ha messo un attimo per diventare il pupillo del manager dei Red Devils, Van Gaal.