Paolo Vanoli, alle 21:00 al Franchi, farà il suo esordio da allenatore nelle competizioni europee. La delicatezza del momento, con una brutta classifica in Serie A e un girone di Conference da rimettere in piedi dopo la sconfitta in Germania contro il Mainz, lascerà poco spazio ai sentimenti. L'ex tecnico del Torino, avrebbe dovuto debuttare in Europa nel 2022, quando, subentrando come mister dello Spartak Mosca a Rui Vitoria, avrebbe dovuto affrontare negli ottavi di Champions League il Lipsia, partite poi mai giocate per l'invasione della Russia all'Ucraina e conseguente estromissione delle squadre russe.

La Repubblica
Repubblica: “Vanoli, esordio in Europa con un mix di certezze e turnover”
Un mix di certezze e turnover
—Contro l'AEK Atene la Fiorentina andrà in campo con un mix di turnover e certezze, come quella di De Gea in porta. Davanti toccherà a Dzeko trascinare i suoi, come nel play off con il Polissya o a Vienna, verso una vittoria che avvicinerebbe i viola agli ottavi. Negli altri ruoli ci saranno alcuni cambiamenti rispetto al solito, ma senza sottovalutare una squadra, quella greca che sta ben figurando nel campionato e che è imbottita da ex calciatori che hanno giocato in Serie A, da Pereyra fino a Jovic, grande ex pronto a una serata di rivalsa.
In difesa maglia da titolare per Viti e Comuzzo, con Pongracic a centrocampo scelte obbligate sugli esterni con Kouadio e Fortini, in mezzo toccherà a Ndour, Nicolussi Caviglia e Fazzini, avanti su Sohm e Fagioli, mentre Gudmundsson accompagnerà proprio Dzeko. Sugli spalti non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni, in perfetta media Conference: la speranza è di superare i diecimila spettatori, anche coinvolgendo le società affiliate alla Fiorentina, con più di mille greci nel settore ospiti. Lo riporta La Repubblica
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