Ernesto Poesio riflette sulla posizione di Paolo Vanoli e sull'immobilismo che vige al Viola Park in attesa dell'arrivo di Fabio Paratici. Ecco le sue parole riportate dal Corriere Fiorentino:
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VIOLA NEWS news viola stampa Poesio su Vanoli: “In una società normale sarebbe esonero, non al Viola Park però”
Corriere Fiorentino
Poesio su Vanoli: “In una società normale sarebbe esonero, non al Viola Park però”
"Contro Sassuolo, Verona, Udinese e Parma, cioè in una serie di gare contro squadre di seconda e terza fascia, la Fiorentina ha raccolto la miseria di tre punti"
Diventa dunque scontato, questo sì, che la Fiorentina continui a occupare la posizione di fanalino di coda. E diventa anche del tutto inutile provare a immaginare quanti punti potranno mettere insieme le altre candidate alla retrocessione, perché il problema è al Viola Park e da chiedersi c’è semmai quanti punti i viola riusciranno ancora a perdere per strada. Le ultime quattro gare in questo senso sono una cartina di tornasole purtroppo esemplare. Contro Sassuolo, Verona, Udinese e Parma, cioè in una serie di gare contro squadre di seconda e terza fascia, la Fiorentina ha raccolto la miseria di tre punti. Il ciclo che avrebbe dovuto rappresentare un’ancora a cui aggrapparsi per risalire, ha finito per affossare ancora di più la squadra di Vanoli. Già, l’allenatore. Che niente è riuscito a trasmettere da quando ha preso il timone della Fiorentina. Nessun sussulto, nessuna idea, formazioni spesso sbagliate: il lavoro del tecnico è gravemente insufficiente. Tanto che, in una società normale, verrebbe da pensare all’esonero. Non al Viola Park però. Dove si è scelto di continuare col silenzio stampa (perché mica c’è nulla da spiegare figuriamoci...), dove un minuto dopo l’ennesima sconfitta si ribadisce la fiducia nel tecnico senza però raccontare la verità fino in fondo e cioè che l’arrivo per ora solo sulla carta di Paratici ha congelato tutte le decisioni. Andiamo avanti così, continuiamo a farci del male.
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