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FLORENCE, ITALY - SEPTEMBER 21: Players ACF Fiorentina shows his dejection during the Serie A match between ACF Fiorentina and Como 1907 at Artemio Franchi on September 21, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Il tam-tam tra i tifosi (via whatsapp) è iniziato ieri subito dopo l'ora di pranzo. Quando il Pisa comunicato il costo del settore ospiti per la sfida contro la Fiorentina, in programma domenica alle ore 15. E subito è emersa chiara e decisa la volontà da parte dei gruppi organizzati di non prendere parte alla trasfertadella Cetilar Arena. Troppi i 49 euro - 45 di tagliando più 4 di prevendita - richiesti dal club nerazzurro per assistere a un derby che manca da 34 anni. La stessa cifra che peraltro il Pisa aveva fissato per la tifoseria ospite anche in occasione della gara con la Roma che aveva sollevato le polemiche da parte dei sostenitori giallorossi. Come già serpeggiava da giorni attorno alla questione, è stato quasi naturale decidere di non prender parte a quella che ha tutti i contorni di una delle sfide più delicate dell'anno.
E questo sia per il carico emotivo che si porta dietro (l'ultimo confronto sotto la Torre tra nerazzurri e viola, tra cui esiste una storica rivalità, è datato 6 marzo 1994 in Serie B) sia per il valore che assumeranno i 3 punti in palio, alla luce della precaria classifica delle due formazioni. La sensazione in ogni caso è che, nonostante le limitazioni imposte già da giorni dal Casms e la scelta - ancora da ufficializzare, ma certa - della Curva Fiesole di non prender parte alla trasferta, saranno molti i sostenitori della Fiorentina presenti a Pisa. Benché la raccomandazione da parte del tifo organizzato sia quella di non esporre striscioni e bandiere, in segno di polemica contro il caro biglietti.
Ma quale sarà l'umore del popolo viola verso squadra e dirigenza alla luce del deludente ko di domenica scorsa contro il Como che ha già dato il la alle proteste? Non è stato dato un indirizzo preciso da seguire ma il sentore è che, almeno all'inizio, non ci sarà il clima di contestazione respirato al Franchi solo pochi giorni fa. Ogni eventuale reazione sarà valutata solo al fischio finale del derby. Lo scrive la Nazione.
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